Dal vicepresidente della commissione europea, dopo il recente stop della Von del Leyen, apertura a sorpresa sugli eurobond: "Abbiamo bisogno di una risposta coordinata ed efficace contro la crisi, quindi ok il MES che è già pronto ma aperti a ogni opzione"
Tira e molla sugli eurobond, ennesimo capitolo: e stavolta sono i fautori di ‘strumenti in comune’ a battere un colpo con il vicepresidente della Commissione UE, Dombrovskis, che apre ai ‘coronabond’ (COSA SONO, COME FUNZIONANO). E si mette al fianco dell’Italia e degli altri Paesi ‘mediterranei’ in questa delicata partita, dopo che la presidente della Commissione, Von der Leyen, aveva nettamente frenato, suscitando la reazione anche di David Sassoli, n.1 dell'Europarlamento.
"Sugli Eurobond siamo in costante contatto coi Governi"
"Gli eurobond? Siamo in costante contatto con i governi. Sappiamo che stanno preparando delle proposte e sul tavolo c'è già quella francese. La Commissione lo ha detto chiaramente: siamo aperti a ogni opzione, abbiamo bisogno di una risposta ambiziosa, coordinata ed efficace contro la crisi". Così il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, in un'intervista ad una serie quotidiani europei. La questione è spinosa, la possibilità emettere debiti in comune (eurobond o coronabond, visto il motivo dell'emergenza) è al centro dello scontro tra Italia e altri partner europei.
"Lavoriamo a un piano di recupero per l'economia"
"Lavoriamo al ‘Recovery plan’ per far ripartire l'economia. Un suo elemento importante sarà il bilancio. Il prossimo quadro finanziario - spiega Dombrovskis - dovrà essere ambizioso e dovrà contenere una forte componente di investimenti per sostenere la ripresa. Se lavoreremo seguendo il business as usual, passerà almeno un anno prima che questi fondi siano immessi nell'economia. Non possiamo accettarlo, abbiamo bisogno di soluzioni per mettere subito in circuito il denaro". Per l'ex premier lettone "è logico usare il Mes come prossima linea di difesa perché già capitalizzato e ha già capacità di prestito. Dobbiamo trovare un compromesso pragmatico, una soluzione su misura per questa crisi che ci permetta di attivarlo. Una qualche forma di condizionalità è legalmente necessaria, ma non stiamo parlando di una classica condizionalità macroeconomica".
"Logico usare il MES, è già pronto"
Dombrovskis si sofferma anche sul piano "Sure" contro la disoccupazione, e sulle altre misure messe in campo. "Abbiamo mobilitato il 3% del Pil di denaro fresco e il 16% in garanzie. Inoltre i governi continuano ad annunciare nuove misure e ad aggiornare le stime dell'impatto del virus sull'economia", rileva. "Stiamo mettendo in campo diverse misure capaci di aiutare i Paesi con un alto costo di finanziamento, altre sono in discussione. L'Unione e i Governi - assicura - sono determinati a fare il necessario per assicurare una ripresa rapida".