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Coronavirus, Fca chiude temporaneamente quattro impianti. I sindacati: "Passo importante"

Economia
Foto Lapresse

Il gruppo annuncia lo stop, tra oggi e sabato, delle fabbriche di Pomigliano, Melfi e Sevel, Cassino. Negli altri stabilimenti interventi di igienizzazione e riduzione della produzione. I sindacati: "È indispensabile che queste misure siano estese ad altre aziende"

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Fca annuncia lo stop temporaneo di alcuni impianti in Italia per fronteggiare l'emergenza coronavirus (ULTIME NOTIZIE - LO SPECIALE - LE MISURE DELL'ITALIA PER L'ECONOMIA): si fermano le fabbriche di Pomigliano (oggi, giovedì 12 marzo e venerdì 13 marzo), Melfi e Sevel (giovedì, venerdì e sabato), Cassino (giovedì e venerdì). E, sempre nell'ambito delle misure per minimizzare il rischio contagio tra i lavoratori, tutti gli stabilimenti italiani del gruppo automobilistico, spiega, saranno coinvolti in interventi straordinari. "È un passo importante visto che è la prima multinazionale a farlo”, commentano Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil. “Riteniamo indispensabile che queste scelte di fermata, riorganizzazione, rallentamento per permettere la ripartenza, siano estese anche alle altre aziende metalmeccaniche".

Riduzione delle produzioni giornaliere e igienizzazione

Negli altri stabilimenti, inoltre, saranno ridotte le produzioni giornaliere con un minor addensamento di personale nelle principali aree di lavoro. In ogni fabbrica verranno inoltre fatti interventi specifici di igienizzazione delle stesse aree di lavoro e degli altri spazi comuni, dagli spogliatoi alle mense, già sottoposti a "rigidi" controlli di sicurezza, come agli ingressi. Per gli impiegati si facilita il lavoro a distanza. 

I sindacati: estendere la misura

I sindacati dei metalmeccanici Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil chiedono che siano estesi rallentamenti e fermate e che siano quindi previsti anche da altre aziende, "riducendo la produzione attraverso il ricorso alla cassa integrazione e alle ferie", mentre per chi è in fabbrica rimarcano la necessità di accessi scaglionati nelle mense e negli spogliatoi. "La sicurezza dei lavoratori per la salute di tutti", sottolineano.