Il segretario generale di Ancd-Conad Sergio Imolesi, in audizione alla commissione Attività produttive della Camera, ha spiegato che si cerca di “ridurre progressivamente” i 3mila esuberi stimati al momento. Oltre 100 punti vendita hanno già cambiato insegna
Nessun licenziamento collettivo per tutto il 2020 e la volontà di ridurre il più possibile i 3mila esuberi stimati finora. Sono queste le prospettive per i lavoratori di Auchan, il gruppo francese della grande distribuzione i cui punti vendita italiani sono stati acquisiti nel 2019 dalla società cooperativa bolognese Conad. Lo ha spiegato il segretario generale di Ancd-Conad, Sergio Imolesi, in audizione alla commissione Attività produttive della Camera, parlando degli sviluppi dell’operazione di acquisizione. (DIPENDENTI IN SCIOPERO - 3MILA POSTI DI LAVORO A RISCHIO)
Oltre 16mila i dipendenti totali
“A oggi non abbiamo fatto alcun licenziamento e per tutto il 2020 non ne faremo alcuno”, ha detto Imolesi parlando dei licenziamenti collettivi. Su un totale di circa 16.200 dipendenti, ha proseguito il segretario generale della sigla sindacale, “avevamo ipotizzato l’organico non sostenibile in circa 6mila persone”, di cui però “in quattro mesi ne abbiamo già sistemate 3mila”. “Gli esuberi” dunque “sono circa 3mila”. “Abbiamo il 2020 per ridurre progressivamente, speriamo il massimo possibile, questo problema”, ha concluso Imolesi.
Più di 100 cambi di insegna
Sono più di 100 i punti vendita ex Auchan oggi operanti sotto l’insegna Conad, come ha riferito il sindacalista. Imolesi ha riferito in commissione Attività produttive che queste attività “stanno andando bene” e che è stato registrato “un incremento del fatturato in media del 15%”.