Resi noti i dati sull’occupazione relativi al mese di settembre. Il tasso di disoccupati sale dello 0,3% rispetto ad agosto. Aumento ancora più marcato per i giovani, quasi uno su tre è disoccupato. Da luglio in poi persi 60mila occupati
A settembre, il tasso di disoccupazione è tornato a salire, attestandosi al 9,9% rispetto al 9,6% di agosto (+0,3%). Lo rileva l’Istat nella sua stima sugli occupati e sui disoccupati di settembre. In Europa solo Grecia e Spagna fanno registrare un tasso di disoccupazione più alto. In Italia sale anche il tasso di disoccupazione giovanile, ovvero della fascia di persone che va dai 15 ai 24 anni: +1,1% in un mese, attestandosi a quota 28,7%. Rimane stabile invece l'inflazione a ottobre, mentre aumentano dello 0,8% su base annua i prezzi del cosiddetto "carrello della spesa".
Aumentano le persone in cerca di lavoro
In Italia, aggiunge ancora l’Istat, aumentano anche le persone in cerca di lavoro: +3% su base mensile (da agosto a settembre), che corrisponde a circa 73mila persone in più alla ricerca di un’occupazione. Di questi 26mila sono giovani con meno di 25 anni. Nella fascia centrale, tra i 35 e i 49 anni di età, l'aumento è di di 52mila unità. Si rileva invece una stabilità tra gli over 50. L'unico calo di disoccupati ha interessato i 25-34enni (-6mila). In tutto, i disoccupati sono 2 milioni 554 mila. Calano di 77mila unità invece gli inattivi, ovvero coloro che sono fuori dal mercato del lavoro.
In calo gli occupati, aumentano solo dipendenti a termine
A settembre 2019, inoltre, la stima degli occupati risulta in "leggero calo", scendendo dello 0,1%, pari a 32mila unità in meno rispetto ad agosto. Il tasso di occupati resta comunque stabile al 59,1%. Aumentano in particolare i dipendenti a termine (+30mila), mentre diminuiscono i dipendenti a tempo indeterminato (-18mila) sia, soprattutto, gli autonomi (-44mila). "Dopo la crescita dell'occupazione registrata nel primo semestre dell’anno", spiega ancora l’Istat, "e il picco raggiunto a giugno, a partire da luglio i livelli occupazionali risultano in lieve ma costante calo, con la perdita di 60 mila occupati tra luglio e settembre".
A ottobre inflazione stabile
Il tasso d'inflazione, ovvero la crescita annua dei prezzi, a ottobre resta invece pari allo 0,3%, lo stesso livello di settembre, che è il più basso da novembre 2016. Su base mensile l'indice mostra una variazione nulla. Due le tendenze evidenziate dall'Istat: da una parte la flessione dei prezzi dei beni energetici regolamentati (luce e gas), dall'altra i rincari sul fronte dei servizi per i trasporti (soprattutto aerei). Il rialzo delle bollette di luce e gas scattato dall'1 ottobre, come deciso dall'Arera, non si ripercuote sull'inflazione, ma solo sul dato congiunturale. L'Istat ha rilevato infatti una decelerazione dei prezzi dell'energia elettrica del mercato tutelato (che passano da una variazione tendenziale nulla di settembre a -3,6%, +2,2% in termini congiunturali). Una flessione ancora più marcata si osserva per i prezzi del gas di città e gas naturale (dal -8,2% a -10,6%, +2,7% su settembre), tanto che per ritrovare ribassi così forti su settore bisogna tornare indietro a marzo del 2010.
A ottobre il "carrello della spesa" sale dello 0,8%
Mentre i prezzi del cosiddetto "carrello della spesa", ovvero l'insieme dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, a ottobre aumentano dello 0,8% su base annua. Nelle stime dell'Istat, si rileva anche un raddoppio rispetto al mese scorso, quando il dato era pari allo 0,4%. Rispetto al tasso d'inflazione complessivo, la velocità di crescita, anche se "moderata", registrata per i prezzi del "carrello della spesa", è quasi tripla.
Eurostat: solo Grecia e Spagna peggio dell'Italia per disoccupazione
In contemporanea ai dati Istat, sono stati diffusi anche quelli di Eurostat. L'ufficio statistico dell'Ue ha rilevato che il tasso di disoccupazione in Italia a settembre 2019 (9,9%) è risultato inferiore solo a quelli di Grecia (16,9% a luglio 2019) e Spagna (14,2%). Situazione analoga a settembre 2019 per la disoccupazione giovanile con la Grecia che ha segnato il tasso più alto (33,2% nel secondo trimestre del 2019), seguita da Spagna (32,8%) e Italia (28,7%). Nell'insieme dell'Eurozona la quota dei senza lavoro il mese scorso è stata pari a 7,5%.
Inflazione in calo, sale il Pil
Sempre Eurostat ha poi stimato allo 0,7% il tasso di inflazione a ottobre 2019 rispetto allo 0,8% di settembre. I servizi hanno l'impatto più elevato a ottobre (1,6%, rispetto all' 1,5% di settembre), seguiti da cibo, alcol e tabacco (stabili all'1,6%), beni industriali non energetici (0,3% rispetto allo 0,2% di settembre ) e l'energia (-3,2% rispetto al -1,8% di settembre). Per quanto riguarda il Pil, invece, nel terzo trimestre 2019 è salito dello 0,2% nella zona euro e dello 0,3% nella Ue a 28 rispetto ai tre mesi precedenti.