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Minibot, Giorgetti: “È una delle soluzioni”. Salvini apre, Confindustria contraria

Economia

La Camera ha approvato una mozione indicando i minibot come possibilità per pagare i debiti della P.a. Draghi: sono valuta alternativa o debito. Critiche da Moody’s e Boccia. Il sottosegretario leghista: “Strada maestra è la crescita”. Salvini apre

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Giancarlo Giorgetti apre all’ipotesi dei minibot. "Tutte le soluzioni nuove sono contestate, non dico che siano la Bibbia, ma sono una proposta per accelerare i pagamenti, una delle possibilità, una delle soluzioni: ma la strada maestra è quella della crescita”, ha detto il sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio a proposito della proposta di istituire i minibot. Sui minibot anche il vicepremier Salvini ha commentato: "A me piace quello che piace agli italiani”, rispondendo a chi gli faceva notare le critiche in merito del presidente di Confindustria Boccia.

Il dibattito sui minibot

Il dibattito politico e economico sul tema è nato alcuni giorni, quando una mozione approvata in maniera bipartisan dalla Camera (ma ripudiata poi dal Pd) li ha indicati come possibilità per pagare i debiti della P.a. Sia la Banca d'Italia che la Bce, hanno avvisato dei rischi della creazione di una “moneta parallela”. Il presidente Mario Draghi ha detto: "I minibot o sono valuta, e quindi sono illegali, oppure sono debito, e dunque lo stock del debito sale".

Critiche da Confindustria

La stessa impostazione critica è stata condivisa anche da Confindustria. “Sui minibot siamo in linea con Draghi, perché significa debito pubblico”, ha spiegato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. “Il problema - ha aggiunto - è che noi non possiamo più realizzare debito pubblico, salvo che lo facciamo per investimenti nella logica degli eurobond, da concordare con gli altri Paesi”. Anche il presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, Alessio Rossi ha criticato l’idea: "Pensare che il problema del debito pubblico sia risolvibile con i minibot è come provarci con i soldi del Monopoli”.

Moody’s: minibot sono un passo verso Italexit

I minibot sarebbero "un primo passo verso la creazione di una valuta parallela e la preparazione dell'uscita dell'Italia dall’Eurozona”, è il pesante giudizio dell’agenzia di rating Moody's, avvertendo che "il semplice fatto che la proposta sia tornata alla ribalta è credit negative", ossia un fattore negativo sul giudizio dell'agenzia di rating. Oggi Matteo Salvini ha risposto dicendo: “Spero che le agenzie di rating ci permettano di dare da mangiare agli italiani". Il vicepremier ha negato che i minibot siano una moneta alternativa. "Le monete alternative le usiamo al Monopoli. Qua c'è emergenza di pagare i debiti della pubblica amministrazione nei confronti di famiglie e imprenditori. Sono decine di miliardi di euro che già sono debito dello Stato, quindi in che forma restituirli è tutto da valutare e ci stiamo ragionando”.

Zingaretti: minibot sono soldi finti per pagare debito Stato

Nicola Zingaretti, segretario del Pd, ha espresso forti critiche: “Sono gli italiani a essere preoccupati: oggi è la volta dell'ennesimo litigio sui miniBot che vuol dire usare i soldi del Monopoli, cioè, soldi finti per pagare i debiti dello Stato".

Borghi: “Non sono una moneta”

Secondo il presidente della commissione Bilancio della Camera, il leghista Claudio Borghi che invece è fortemente a favore e ne propugna l'uso da anni, i minibot "non sono una moneta" e "sono debito" ma "non sono nuovi debiti, perché derivano da debiti già esistenti che lo Stato ha verso i fornitori e i cittadini". Daranno una "spinta alla domanda interna" ed "essendo cartacei non possono essere spesi in giro per il mondo o su Amazon, ma saranno impiegati per l'acquisto nel commercio al dettaglio: negozi, bar, ristoranti".

Cosa sono i minibot

I minibot sono un surrogato di titolo di Stato che non viene assegnato in un'asta del Tesoro con un rendimento deciso dal mercato ma si tratta di un titolo infruttifero e privo di scadenza. Inoltre mentre i titoli di stato sono oramai dematerializzati, il minibot, nelle intenzioni dei suoi fautori, è destinato alla circolazione cartacea, con una imitazione cromatica e di formato delle regolari banconote in euro. Anche per questo gli operatori di mercato lo hanno definito un passo verso l'uscita dell'Italia dall’euro.