Istat, crescita al ribasso: Pil in calo su base annua, non accadeva da fine 2013

Economia

Secondo l'ultima stima, il Prodotto interno lordo  tendenziale nei primi tre mesi del 2019 è tornato negativo (-0,1%) come non accadeva dal quarto trimestre del 2013.  Spread in rialzo

L’Istat rivede al ribasso le stime sul Prodotto interno lordo, l'Italia quindi cresce meno del previsto. Secondo l’istituto di statistica il Pil è salito dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti (su base congiunturale), mentre è calato dello 0,1% su base annua (su base tendenziale), come non accadeva dal quarto trimestre del 2013. A fine aprile l'Istat aveva invece indicato un +0,2% su base congiunturale e un +0,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Le nuove stime rivedono anche il dato sulla crescita acquisita, quella cioè che si raggiungerebbe se i prossimi tre trimestri fossero piatti: il dato è ora pari a zero, contro il + 0,1% indicato il mese scorso.

E’ stagnazione

L’Istat inoltre parla di andamento “stagnante” riferendosi alle oscillazioni del Pil negli ultimi trimestri. Guardando ai vari settori, sempre nel primo trimestre, va bene l'agricoltura e tiene l'industria, mentre vanno male i servizi.

Rallenta l’inflazione

Rese note poi dall’Istat le stime preliminari sull’inflazione che rallenta: la crescita annua dell'indice dei prezzi al consumo a maggio è scesa allo 0,9%, ad aprile era all'1,1%. Sempre a maggio i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”, ovvero l'insieme dei beni alimentari, per la cura della case e della persona, salgono dello 0,5% su base annua. Seppure in leggera accelerazione, a confronto con il dato di aprile (+0,3%), la crescita dei prezzi per questo segmento risulta quasi dimezzata rispetto al tasso d'inflazione generale (+0,9%).

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