Per l'Autorità, la società che raccoglie e gestisce il diritto d'autore ha posto in essere "comportamenti lesivi della concorrenza" dando vita a un "monopolio non supportato dalla normativa". La replica: decisione irragionevole. Soundreef: "Ristabilita giustizia"
L’Antitrust ha accertato un abuso di posizione dominante da parte della Siae, la società che raccoglie e gestisce il diritto d'autore. Con il provvedimento, datato 25 settembre 2018, l’Autorità spiega che l'abuso, almeno dal 1° gennaio 2012, è "in violazione dell'art. 102 Tfue, articolato in una pluralità di condotte finalizzate a escludere i concorrenti dai mercati relativi ai servizi di gestione dei diritti d'autore non inclusi nella riserva originariamente prevista dall'art. 180 Lda”, e anche “a impedire il ricorso all'autoproduzione da parte dei titolari dei diritti, garantita dall'articolo 180, comma 4, Lda", come si legge sul sito dell'Autorità. “È un provvedimento che non trova giustificazione nelle norme, sebbene accompagnato da una sanzione simbolica di 1000 euro”, replica la Siae alla decisione dell'Antitrust. "Leggeremo e valuteremo con grande attenzione il testo", si legge in una nota. "Siae è certa di poter dimostrare che nessuna violazione o abuso abbia avuto luogo e che il suo operato è stato sempre rispettoso sul diritto d'autore e delle norme in generale, anche in materia di concorrenza", si afferma nel comunicato.
Soundreef soddisfatta: "Ristabilita giustizia sul diritto d'autore"
Esprime soddisfazione per il provvedimento dell’Antitrust Soundreef, la società indipendente per la raccolta dei diritti d’autore a cui hanno aderito tra gli altri, abbandonando Siae, J-Ax e Fedez, e che si era rivolta all'Autorità: “Siamo felicissimi per la decisione espressa dall'Antitrust che, di fatto, ristabilisce giustizia nel mondo del diritto d'autore”, commenta Davide D'Atri, ad di Soundreef. "Tutti i comportamenti da noi denunciati - afferma D'Atri - sono stati sanzionati e ringraziamo i funzionari dell'Autorità che hanno condotto un lavoro incredibile di ricerca e di analisi in un contesto complicato e molto complesso. Auspichiamo quindi che entro il 2018 il Governo e il Parlamento prevedano una misura finalizzata ad aprire completamente il mercato”, conclude.
"Complessa strategia escludente e monopolio non supportato dalla normativa"
Secondo l'Autorità, "le condotte contestate nel provvedimento costituiscono una complessa strategia escludente che ha determinato, attraverso la pervicace affermazione di un monopolio non supportato dalla normativa, la compromissione del diritto di scelta dell'autore e la preclusione all'offerta dei servizi di gestione dei diritti d'autore da parte dei concorrenti". In particolare, spiega ancora l'Antitrust, le condotte attraverso le quali Siae ha attuato la propria strategia escludente riguardano: “a) l'imposizione di vincoli nell'offerta di servizi diversi tali da ricomprendere nel mandato relativo allo svolgimento dei servizi rientranti nella riserva legale esclusiva vigente fino al 15 ottobre 2017 anche servizi suscettibili di essere erogati in concorrenza, ostacolando la libertà dei titolari del diritto d'autore di gestire i propri diritti al momento dell'attribuzione, della limitazione o della revoca del mandato; b) l'imposizione di vincoli volti ad assicurare alla Siae la gestione dei diritti d'autore dei titolari non iscritti alla Siae, anche persino là dove questi ultimi avevano espressamente manifestato la volontà di non avvalersi dei servizi da essa erogati; c) l'imposizione di ostacoli nella stipulazione da parte degli utilizzatori - in particolare, emittenti TV nazionali e organizzatori di concerti live - di altri contratti di licenza d'uso delle opere con i concorrenti della Siae; d) l'esclusione dei concorrenti dai mercati relativi alla gestione dei diritti d'autore di repertori esteri”.
Siae deve porre fine ai comportamenti distorsivi della concorrenza
L'Antitrust ha quindi ordinato alla Siae di porre immediatamente fine ai comportamenti distorsivi della concorrenza accertati e di astenersi in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi. Inoltre, l'Autorità ha comminato alla Siae una sanzione pecuniaria simbolica, pari a 1000 euro, in ragione del contesto entro cui si è realizzata la complessa strategia escludente accertata e, in particolare, il fatto che le condotte abusive sono state realizzate dalla Siae in mercati caratterizzati da una stretta contiguità con gli ambiti coperti dalla riserva vigente fino al 15 ottobre 2017, nonché della specificità e complessità della fattispecie di cui si tratta.