Legge di bilancio 2019, cantiere ancora aperto: ecco le ultime novità
EconomiaIl 20 ottobre la manovra verrà presentata in Parlamento, ma sono tanti i capitoli ancora aperti. Tra gli ultimi argomenti di discussione, la pace fiscale, il reddito di cittadinanza e le pensioni
Il 20 ottobre la manovra verrà presentata in Parlamento. A due settimane da quella data, il cantiere della legge di bilancio è ancora aperto. Sono tanti, infatti, i capitoli ancora da scrivere, sia della legge sia del decreto fiscale collegato. Da Alitalia ai fondi per i risparmiatori coinvolti nei crack bancari, passando da misure chiave come riforma della legge Fornero, flat tax e reddito di cittadinanza: diversi gli argomenti non ancora chiusi. Ecco alcune delle ultime novità.
Pace fiscale, tetto a 500mila euro
Sembra sciolto il nodo che riguarda la pace fiscale. Ci sarà e riguarderà tutti i debiti “fino a 500mila euro”, assicura il vicepremier Matteo Salvini. Che promette non una “rottamazione”, ma un intervento “a gamba tesa” che permetterà “saldo e stralcio” non solo di interessi e sanzioni ma anche “sul capitale”.
Rottamazione ter, rate in 5 anni
Novità anche sul tema rottamazione. Riguarda le cartelle e, secondo le prime versioni del decreto fiscale, consente il pagamento del debito fiscale pendente dal gennaio 2000, senza sanzioni e more, dilazionato fino al 2024. Potrà usufruire della nuova operazione anche chi ha aderito alla precedente rottamazione se in regola con l'ultima rata di novembre 2018, nonché i contribuenti colpiti dai terremoti dell'Italia centrale degli anni 2016-17. Secondo la relazione tecnica, il primo anno non porta frutti.
Addio vecchio scontrino
Con la manovra, dovrebbe sparire il vecchio scontrino. Il “nuovo” sarà elettronico e si affiancherà alla e-fattura. L'introduzione sarà graduale: dal luglio 2019 riguarderà i soli contribuenti con un volume d'affari sopra i 400 mila euro l'anno, dal 2020 per tutti gli altri. Si accompagnerà a una “lotteria” per premiare la fedeltà fiscale. L'obbligo di fattura elettronica per la maggior parte delle transazioni rimane dal primo gennaio 2019.
Acconti sì, acconti no
Il sottosegretario all'Economia Massimo Bitonci ha ribadito che il governo non vuole aumentare le tasse e ha assicurato che gli acconti di novembre “non aumenteranno”. Nella nota di aggiornamento al Def, approvata dall'esecutivo e trasmessa al Parlamento, si prevede però che “ulteriori aumenti di gettito proverranno da modifiche di regimi agevolativi, detrazioni fiscali e percentuali di acconto d'imposta”. Da vedere se sarà necessaria qualche correzione.
Reddito in manovra, poi dl
Un altro capitolo riguarda il reddito di cittadinanza. Il governo ha spiegato che andrà inserito “per la maggior parte nella legge di bilancio” ma che, se fosse necessario, più avanti si metterà in campo un decreto legge ad hoc. Sembra tramontata l'idea di un ddl collegato. L'avvio resta fissato per aprile.
Pensioni, “raffreddamento” per quelle d'oro
I partiti, poi, sono sempre al lavoro sull'introduzione delle pensioni di cittadinanza e sulla riforma della legge Fornero. Ma spunta anche l'ipotesi di un nuovo intervento sulle pensioni d'oro: ne ha parlato Luigi Di Maio, definendolo un “raffreddamento”, vale a dire un congelamento dell'adeguamento degli assegni all'andamento dell'inflazione e quindi agli indici Istat.