Lavoro, 4 giovani su 10 lo hanno trovato grazie a una raccomandazione

Economia
Il rapporto Istat sul lavoro under 35 fa riferimento al secondo trimestre del 2016 (Getty Images)
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Secondo l'Istat i disoccupati tra i 15 e i 34 anni trovano occupazione grazie alla segnalazione di parenti, amici o conoscenti. Questo canale è più utilizzato dagli uomini e maggiormente diffuso nel centro del Paese

La raccomandazione, secondo l'Istat, funziona ancora. I dati relativi al secondo trimestre del 2016 evidenziano che 4 giovani su 10 sono ricorsi alla segnalazione di parenti, amici e conoscenti per trovare lavoro. Analizzando le statistiche, questa pratica è prevalentemente maschile ed è più diffusa nel centro Italia.

L'importanza del titolo di studio

Il campione analizzato ha preso in considerazione 12.681.000 giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni, pari al 21% della popolazione residente in Italia. Di questi, il 40% dei diplomati e il 60% dei laureati ha fatto un'esperienza di lavoro durante l'ultimo corso di studio. Affidarsi alla rete "informale" è una scelta che fa soprattutto chi non ha conseguito un alto livello di istruzione: più si studia, insomma, più ci si distanzia dal meccanismo della raccomandazione. L'indagine mette in luce che per coloro che hanno conseguito una laurea, i canali di ricerca di lavoro sono più numerosi: si accede a un impiego tramite chiamata diretta di un datore di lavoro, attraverso le segnalazioni delle università, dopo uno stage o tirocinio presso un'azienda. Tra i giovani, segnala l'Istituto, il tasso di occupazione è al 60% e cresce all'aumentare del livello di istruzione: hanno trovato un impiego il 47,4% di coloro che hanno un titolo di studio basso, il 63,0% dei diplomati e il 71,7% dei laureati. A fine agosto, secondo i dati diffusi dall'Istat, gli occupati totali hanno superato quota 23 milioni, una cifra che non si vedeva dal 2008.

Gli altri metodi per trovare lavoro

Le esperienze lavorative svolte durante i percorsi di studio o parte integrante degli stessi spingono i giovani a favorire un metodo alternativo alla "spintarella" di parenti e amici. Dopo la raccomandazione, il metodo più diffuso per trovare lavoro è quello di far richiesta diretta al datore di lavoro che si ha avuto modo di conoscere: lo fa un giovane su cinque. Ma c'è chi non ha voglia di aspettare la chiamata o l'offerta di qualcun altro e decide di intraprendere un'attività imprenditoriale. Questa è la scelta fatta dal 12% dei giovani occupati, per lo più uomini, laureati e residenti nel sud Italia.

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