Dopo che il differenziale tra il rendimento dei titoli italiani e quelli tedeschi è salito a 200 punti base, il ministro dell’Economia ha ricordato che “la riduzione del passivo resta un obiettivo centrale” del governo
“Le vicende di questi ultimi giorni e di queste ultime ore ci ricordano in modo sgarbato come un Paese ad alto debito non possa non occuparsi della sua discesa”. È questo il parere espresso dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sul rialzo dello spread che è salito a 200 punti base, livello che non si raggiungeva dal febbraio del 2014. Per il governo, ha rassicurato Padoan, “la riduzione del debito resta un obiettivo centrale”.
"Italia affidabile e credibile" - Nonostante le stime del governo differiscano da quelle di Bruxelles, ha evidenziato ancora una volta il ministro parlando in audizione in commissione Bilancio al Senato, "l'Italia ha deciso di attenersi a quanto richiesto per dimostrare la sua affidabilità e credibilità". Solo mantenendo un dialogo proficuo con l'Unione europea ha detto Padoan, "è possibile affrontare i problemi e le urgenze, a partire da quella del terremoto"
Manovra di aggiustamento entro fine marzo - Quando il governo avrà a disposizione le cifre Istat sui conti 2016, saranno approvate le prime misure, per avere poi un quadro completo entro il Def di aprile. Padoan ha ribadito la composizione: un quarto di tagli di spesa e tre quarti di nuove entrate. Circa un miliardo arriverà dal rafforzamento delle misure di lotta all'evasione fiscale in parte già sperimentate.
Web Tax e Airbnb - Il ministro ha spiegato che c'è l'attenzione del governo anche sulla Web Tax e sulla tassazione di Airbnb. Sono "aree da esplorare - ha detto Padoan - e sulle quali il governo intende intervenire, magari con la prossima legge di bilancio". Il ministro ha assicurato che le misure che saranno adottate non avranno impatto sui costi di beni e servizi
Draghi: “L’euro ci ha salvati dalla crisi” - Dopo una partenza che ha segnato i 203 punti, lo spread Btp/Bund ha rallentato sotto i 200 punti base. Lunedì, sulla questione, era intervenuto anche il governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi. “L’euro ci ha salvato dalla crisi, e questo è irrevocabile”, aveva detto davanti all’Europarlamento, dove il governatore aveva ribadito anche che grazie al trattato di Maastricht e alla moneta unica "abbiamo forgiato legami che ci hanno permesso di sopravvivere alla peggiore crisi economica dalla seconda guerra mondiale”.