Dopo il via libera dato dai lavoratori è stata ufficializzata l'intesa che prevede il rientro entro il 2018 di tutti gli addetti alla produzione. "Finalmente i 760 lavoratori possono guardare con fiducia al futuro" dice il ministro Guidi
Riparte lo stabilimento di Termini Imerese, il sito industriale dove Fiat ha prodotto auto fino al 2011. Nella tarda serata di martedì è stato infatti firmato l'accordo azienda-istituzioni-sindacati per il complesso industriali in provincia di Palermo. L'atto formale è stato preceduto dalla necessaria operazione di capitalizzazione di Blutec (la newco che ha deciso di investire nel rilancio dell'impianto palermitano), effettuata nel pomeriggio a Torino.
L'accordo prevede, nei suoi punti essenziali, il progressivo rientro in fabbrica, da qui al 2018, di tutti gli addetti per la realizzazione di un piano industriale articolato in due fasi: la prima, che decollerà a gennaio prossimo, destinata alla produzione componentistica e la seconda finalizzata alla progettazione e alla realizzazione di due modelli di auto ibride (una di segmento A-B, l'altra di segmento B-C).
"Finalmente i 760 lavoratori di Termini Imerese, le loro famiglie e un intero territorio possono guardare con fiducia al futuro" ha commentato il ministro dello Sviluppo, Federica Guidi. "Con questo accordo - dice - si mettono al riparo posti di lavoro e si restituisce una prospettiva industriale all'area".
L'accordo prevede, nei suoi punti essenziali, il progressivo rientro in fabbrica, da qui al 2018, di tutti gli addetti per la realizzazione di un piano industriale articolato in due fasi: la prima, che decollerà a gennaio prossimo, destinata alla produzione componentistica e la seconda finalizzata alla progettazione e alla realizzazione di due modelli di auto ibride (una di segmento A-B, l'altra di segmento B-C).
"Finalmente i 760 lavoratori di Termini Imerese, le loro famiglie e un intero territorio possono guardare con fiducia al futuro" ha commentato il ministro dello Sviluppo, Federica Guidi. "Con questo accordo - dice - si mettono al riparo posti di lavoro e si restituisce una prospettiva industriale all'area".