Benzina, fine settimana di rincari per tutti i marchi

Economia
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Secondo il Codacons gli aumenti decisi negli ultimi giorni costeranno 115 milioni di euro agli italiani. I gestori replicano: "Colpa delle quotazioni del greggio". Coldiretti: un italiano su tre sceglie una meta per le vacanze vicino casa per risparmiare

Si prospetta un weekend caldissimo per gli automobilisti italiani che, in attesa di sfuggire alla canicola cittadina e raggiungere le località di villeggiatura, devono far fronte ad una raffica di rincari dei prezzi dei carburanti nei distributori di tutte le compagnie. E a complicare ulteriormente le vacanze si aggiunge la conferma dello sciopero dei benzinai nelle aree di servizio autostradali, proclamato da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio dalle 22 del 16 luglio alle 6 del 19 luglio per spingere il governo ad intervenire per "costringere compagnie petrolifere e concessionari al rispetto delle leggi e degli accordi".

Codacons: "Stangata da 115 milioni"
- Dopo gli aumenti di giovedì decisi da Eni, (+1,5 centesimi per verde, gasolio e gpl), tutti gli altri marchi si sono adeguati con ritocchi all'insù compresi fra 0,5 e 1,5 cent. Il prezzo massimo ha toccato così 1,865 euro al litro per la benzina nei distributori Erg e le medie ponderate nazionali hanno raggiunto 1,851 euro al litro per la benzina (+0,6 cent) e 1,745 euro al litro per il diesel (+0,4). Gli aumenti, come segnala Staffetta Quotidiana, portano le quotazioni al livello più alto dallo scorso 25 marzo e sono in controtendenza rispetto all'andamento del mercato internazionale dei prodotti raffinati il cui prezzo - dopo una settimana di rincari - è sceso il 12 luglio a 588 euro per mille litri per la benzina (-9 euro) e 607 euro per il gasolio (-13). Aumenti che vengono quantificati da Codacons in una maggiore spesa per un pieno pari a 3,85 euro rispetto ai listini in vigore tre mesi fa. Una stangata che peserebbe sulle tasche degli italiani per 115 milioni di euro.

Coldiretti: "Italiani fanno vacanze vicino casa" - Il caro-pieno sembra incidere in generale sui comportamenti degli italiani in vista delle vacanze tanto che, come evidenzia Coldiretti sulla base di una indagine Ipr Marketing, quasi uno su tre (il 32%) sceglie di trascorrere le ferie in località più vicine a casa, anche per risparmiare sul carburante. Adusbef e Federconsumatori da parte loro parlano di "aumenti del tutto ingiustificati" che collocano i prezzi "6-7 centesimi" sopra il "giusto livello al quale si dovrebbero attestare" e ripropongono un "atteggiamento tipico dei fine settimana estivi" quando "si cerca di fare cassa a spese dei pochissimi cittadini che si apprestano a partire per le vacanze".

Benzinai: "Aumenti dettati dalle quotazioni del greggio"
- E sale anche l'allarme per i riflessi dei nuovi rialzi sul fronte dell'economia. Il segretario confederale della Cisl Annamaria Furlan avverte che 'i rincari del costo della benzina minano la ripresa economica del Paese in quanto, incidendo profondamente sulle tasche dei cittadini, finiscono con il limitare i consumi di carburante e di conseguenza anche produzione, competitività ed occupazione nelle imprese". La Figisc Confcommercio spiega tutto con un incremento delle quotazioni del greggio rispetto allo scorso fine settimana, a seguito della crisi egiziana e della riduzione delle scorte Usa, ma rassicura su una tregua nell'immediato futuro: "Dopo gli aumenti - promette il presidente Maurizio Micheli - i prezzi resteranno fermi nei prossimi giorni, con variazioni contenute entro qualche millesimo di euro/litro".

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