Secondo le ultime stime degli analisti di IDC, in Europa occidentale la distribuzione nei negozi del telefonino Apple è calata dell'11% in un anno, mentre il rivale cresce. Ma tutto il comparto dei telefonini intelligenti di alta gamma soffre. INFOGRAFICA
di Raffaele Mastrolonardo
Un calo dell'11 per cento in un anno non fa piacere a nessuno. Figurarsi a Apple, abituata a crescere sempre. Eppure è questo il responso fornito dalle ultime stime degli analisti di IDC sullo scenario europeo degli smartphone: meno dispositivi sugli scaffali per la Mela e una quota di mercato che cala del 5%. Il tutto, cosa che a Cupertino deve fare ancora più male, mentre il rivale Samsung consolida la propria leadership nel vecchio continente con solidi segni + in entrambe le categorie. Insomma, come era già stato segnalato a gennaio, la febbre da iPhone sembra in discesa. Anche se, va detto, è tutto il comparto dei telefonini intelligenti che non è più in salute come qualche mese addietro: nel complesso è cresciuto del 12%, l'aumento più basso dal 2004 ad oggi.
Mela in crisi - Ma se il segmento non tira più come prima Apple, che di fatto lo ha inventato, sembra più in difficoltà di altri. I numeri di IDC dicono che nel primo trimestre dell'anno in Europa la società fondata da Steve Jobs ha venduto (meglio, “spedito” perché il dato riguarda i cosiddetti “shipment”, i dispositivi distribuiti che possono anche essere ancora nei negozi) 6,2 milioni di iPhone. Nello stesso periodo del 2012 erano stati 7 milioni, dunque 800mila in meno rispetto al trimestre 2013. Anche la quota di mercato si è ristretta passando dal 25 al 20%. E se un calo in un contesto di rallentamento generale può essere accettato come fisiologico, quello che deve bruciare di più all'amministratore delegato Tim Cook è il risultato del rivale numero uno. Nei primi tre mesi del 2013 Samsung ha infatti “spedito” in Europa occidentale 14,3 milioni di smartphone contro i 10,9 di 12 mesi addietro (+ 31%). Nel frattempo la sua quota di mercato è passata dal 39 al 45%, praticamente l'opposto di Apple.
Mercato in affanno - Il positivo risultato europeo non vuol dire però che Samsung non sia toccata dalle difficoltà del segmento. Negli ultimi tempi, per esempio, alcuni analisti hanno deciso di rivedere al ribasso le stime del titolo coreano e le previsioni di vendita dell'S4, lo smartphone di punta della casa, sono state riviste al ribasso di un buon 30%. Il problema, dicono gli addetti ai lavori, è che il mercato dei telefonini intelligenti di fascia alta (quello dominato da Samsung e Apple, appunto) si sta avvicinando alla saturazione. I nuovi utenti si rivolgono sempre di più a dispositivi di media gamma. “Questi consumatori vorrebbero rimpiazzare il proprio telefonino normale con un altro telefonino normale”, ha spiegato Francisco Jeronimo di IDC. “Alla fine, sotto la spinta dei commercianti, si comprano uno smartphone ma scelgono tra quelli più economici”. La crisi, aggiunge la società di analisi, ha fatto il resto e il risultato è che la crescita complessiva rallenta. Anche per questo recentemente Samsung ha lanciato il Galaxy Mini, versione ridotta dell'S4.
Google supera Apple in borsa - Quanto ad Apple, dall'iPhone 5 non ha più innovato il suo catalogo. Anche così, forse, si spiega la sua maggiore sofferenza sui mercati che gli investitori non hanno mancato di sottolineare. Da metà settembre il titolo della Mela è sceso del 43%, abbastanza da subire l'onta del sorpasso di Google in una particolare metrica, quella che calcola la capitalizzazione in borsa al netto della liquidità, ovvero dei soldi che le due società tengono in banca. Fatta questa operazione, Google vale 241 miliardi di dollari contro i 233 di Apple.
Un calo dell'11 per cento in un anno non fa piacere a nessuno. Figurarsi a Apple, abituata a crescere sempre. Eppure è questo il responso fornito dalle ultime stime degli analisti di IDC sullo scenario europeo degli smartphone: meno dispositivi sugli scaffali per la Mela e una quota di mercato che cala del 5%. Il tutto, cosa che a Cupertino deve fare ancora più male, mentre il rivale Samsung consolida la propria leadership nel vecchio continente con solidi segni + in entrambe le categorie. Insomma, come era già stato segnalato a gennaio, la febbre da iPhone sembra in discesa. Anche se, va detto, è tutto il comparto dei telefonini intelligenti che non è più in salute come qualche mese addietro: nel complesso è cresciuto del 12%, l'aumento più basso dal 2004 ad oggi.
Mela in crisi - Ma se il segmento non tira più come prima Apple, che di fatto lo ha inventato, sembra più in difficoltà di altri. I numeri di IDC dicono che nel primo trimestre dell'anno in Europa la società fondata da Steve Jobs ha venduto (meglio, “spedito” perché il dato riguarda i cosiddetti “shipment”, i dispositivi distribuiti che possono anche essere ancora nei negozi) 6,2 milioni di iPhone. Nello stesso periodo del 2012 erano stati 7 milioni, dunque 800mila in meno rispetto al trimestre 2013. Anche la quota di mercato si è ristretta passando dal 25 al 20%. E se un calo in un contesto di rallentamento generale può essere accettato come fisiologico, quello che deve bruciare di più all'amministratore delegato Tim Cook è il risultato del rivale numero uno. Nei primi tre mesi del 2013 Samsung ha infatti “spedito” in Europa occidentale 14,3 milioni di smartphone contro i 10,9 di 12 mesi addietro (+ 31%). Nel frattempo la sua quota di mercato è passata dal 39 al 45%, praticamente l'opposto di Apple.
Mercato in affanno - Il positivo risultato europeo non vuol dire però che Samsung non sia toccata dalle difficoltà del segmento. Negli ultimi tempi, per esempio, alcuni analisti hanno deciso di rivedere al ribasso le stime del titolo coreano e le previsioni di vendita dell'S4, lo smartphone di punta della casa, sono state riviste al ribasso di un buon 30%. Il problema, dicono gli addetti ai lavori, è che il mercato dei telefonini intelligenti di fascia alta (quello dominato da Samsung e Apple, appunto) si sta avvicinando alla saturazione. I nuovi utenti si rivolgono sempre di più a dispositivi di media gamma. “Questi consumatori vorrebbero rimpiazzare il proprio telefonino normale con un altro telefonino normale”, ha spiegato Francisco Jeronimo di IDC. “Alla fine, sotto la spinta dei commercianti, si comprano uno smartphone ma scelgono tra quelli più economici”. La crisi, aggiunge la società di analisi, ha fatto il resto e il risultato è che la crescita complessiva rallenta. Anche per questo recentemente Samsung ha lanciato il Galaxy Mini, versione ridotta dell'S4.
Google supera Apple in borsa - Quanto ad Apple, dall'iPhone 5 non ha più innovato il suo catalogo. Anche così, forse, si spiega la sua maggiore sofferenza sui mercati che gli investitori non hanno mancato di sottolineare. Da metà settembre il titolo della Mela è sceso del 43%, abbastanza da subire l'onta del sorpasso di Google in una particolare metrica, quella che calcola la capitalizzazione in borsa al netto della liquidità, ovvero dei soldi che le due società tengono in banca. Fatta questa operazione, Google vale 241 miliardi di dollari contro i 233 di Apple.