L’ad Telecom, ospite di Maria Latella, ha detto che l’azienda sta investendo per dotare il Paese di “un’infrastruttura moderna di cui ha bisogno”. E sul boom del M5S alle elezioni: “Successo non è dovuto all’uso del web ma a propaganda tradizionale”
Nel 2015 il 65% della popolazione italiana sarà coperta con banda larga ultramobile. E' quanto ha affermato l'ad di Telecom Franco Bernabè ospite de L’Intervista di Maria Latella su Sky TG24."Il futuro di Telecom è di rilevanza nazionale" e "gli azionisti faranno quello che è necessario per salvaguardare un assett di importanza nazionale per il Paese" ha proseguito rispondendo ad una domanda sulla rete e precisando che Telecom sta investendo 3 miliardi l'anno in Italia “per dotare il Paese di un'infrastruttura moderna di cui ha bisogno”.
Poi, commentando l’esito delle elezioni politiche, ha detto: “Il successo del Movimento 5 stelle non è dovuto all'utilizzo del web visto che Beppe Grillo ha utilizzato tecniche tradizionali di propaganda politica, la rete è stata utilizzata soprattutto per "coagulare il suo movimento". E ancora: “Grillo ha fatto una campagna elettorale che ha molte caratteristiche tradizionali. E' stato uno dei pochi leader sempre sulle piazze. Ha attraversato lo Stretto e concluso la campagna elettorale in una piazza simbolica come quella di San Giovanni a Roma. L'uso del web da parte del movimento è forte e profondo ma non gli ha fatto vincere la campagna elettorale diversamente da Obama. Obama ha fatto un utilizzo molto intenso dei social media e la conoscenza diretta dell'elettore. Grillo usa internet per coagulare la sua comunità non per estendere al di fuori il suo messaggio come invece ha fatto Obama".
Quanto alla vendita de La 7 sottolinea che “non c'e' stato alcun contrasto tra gli azionisti della Telecom”. Il top manager riferisce che c'è stato un confronto e "dibattiti come sempre ci sono nei consigli di amministrazione dove ognuno che rappresenta l'interesse dell'azienda vede l'interesse dell'azienda in un modo o in un altro però, alla fine, la decisione è stata unanime".
Poi, commentando l’esito delle elezioni politiche, ha detto: “Il successo del Movimento 5 stelle non è dovuto all'utilizzo del web visto che Beppe Grillo ha utilizzato tecniche tradizionali di propaganda politica, la rete è stata utilizzata soprattutto per "coagulare il suo movimento". E ancora: “Grillo ha fatto una campagna elettorale che ha molte caratteristiche tradizionali. E' stato uno dei pochi leader sempre sulle piazze. Ha attraversato lo Stretto e concluso la campagna elettorale in una piazza simbolica come quella di San Giovanni a Roma. L'uso del web da parte del movimento è forte e profondo ma non gli ha fatto vincere la campagna elettorale diversamente da Obama. Obama ha fatto un utilizzo molto intenso dei social media e la conoscenza diretta dell'elettore. Grillo usa internet per coagulare la sua comunità non per estendere al di fuori il suo messaggio come invece ha fatto Obama".
Quanto alla vendita de La 7 sottolinea che “non c'e' stato alcun contrasto tra gli azionisti della Telecom”. Il top manager riferisce che c'è stato un confronto e "dibattiti come sempre ci sono nei consigli di amministrazione dove ognuno che rappresenta l'interesse dell'azienda vede l'interesse dell'azienda in un modo o in un altro però, alla fine, la decisione è stata unanime".