Marchionne: "Non mi interessa l'indirizzo fisico della Fiat"

Economia

"Siamo un'azienda internazionale", dice ai microfoni di SkyTG24 l'ad del Lingotto circa un possibile trasferimento a Detroit. Nel nostro Paese, aggiunge, "serve una riforma del mercato del lavoro, non si può dire di no a tutto". VIDEO

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In Italia serve una riforma del mercato del lavoro per incoraggiare gli investitori stranieri. Parola di Sergio Marchionne che, ai microfoni di Sky Tg24, spiega: "L'Italia si deve aprire al mondo intero, non può dire di no a tutto e non può andare avanti così". "Bisogna guardare al futuro - continua l'ad di Fiat da Detroit - perché il passato lo capisco, ma nel passato non ci posso vivere". Per questo: "Il problema non è Marchionne o la Fiat se gli stranieri non investono in Italia; serve una riforma del lavoro".

A proposito del trasferimento della sede Fiat da Torino a Detroit: "Abbiamo creato un’azienda internazionale - risponde Marchionne - viaggiamo quotidianamente e facciamo vetture in tutto il mondo. Non mi interessa l’indirizzo fisico della Fiat".

L’amministratore delegato del Lingotto commenta anche il fallimento della Fiat 500 negli Stati Uniti. "Abbiamo fatto una cavolata - dice - abbiamo valutato male le difficoltà che c’erano e ci siamo dati volumi troppo alti; inoltre abbiamo avuto problemi nel creare una rete di distribuzione. Ora saremo più cauti".

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