Moody's boccia le banche francesi. La Cina avverte l'Europa

Economia
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L'agenzia di rating declassa due tra i più importanti istituti transalpini. Intanto, dal World Economic Forum, il premier cinese avvisa: "Continueremo ad aumentare i nostri investimenti, ma i leader europei collaborino con noi"

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Non si fermano le turbolenze nella finanza europea. L'agenzia di rating Moody's Investors Service ha deciso infatti di declassare due tra le più importanti banche francese, il Credit Agricole SA e la Societe Generale SA, citando la loro esposizione all'economia greca.
L'agenzia ha tagliato i rating sul debito e sui depositi di SocGen a Aa3 da Aa2.
L'outlook sui rating sul debito a lungo termine è negativo.
Moody's ha anticipato che l'impatto della sua revisione sul rating Bank Financial Strength (BFSR) sarà limitato a un downgrade di un notch.
Per Credit Agricole, Moody's ha tagliato il rating Bank Financial Strength di un notch a C da C+ e i rating su depositi e debito a lungo termine di un notch a Aa2 da Aa1.
Su Bnp Paribas Moody's mantiene la revisione per un possibile downgrade dei rating a lungo termine Aa2 per considerare l'impatto delle sfide del funding sul profilo di credito.

La Cina: "Continuerermo a investire in Europa" - E a provare a dare una iniezione di fiducia, ci pensa la Cina, dopo le indiscrezioni filtrate nelle ore scorse di una possibile acquisizione di quote strategiche in alcune delle principali industrie italiane. 
Pechino ritiene che l'economia europea possa riprendersi e "continuerà ad aumentare i suoi investimenti" nel Vecchio continente.
A dirlo, il capo del governo cinese Wen Jiabao parlando al World Economic Forum, il convegno internazionale in corso a Dalian, nella Cina orientale.
"Spero che i dirigenti europei - ha proseguito il premier cinese - sviluppino con coraggio le loro relazioni con la Cina da un punto di vista strategico".
Wen ha fatto un esplicito riferimento alla richiesta della Cina di essere riconosciuta come Paese con una economia di mercato, un passo che ancora non è stato intrapreso dall'Unione europea. Il premier non ha fatto cenno all'eventuale acquisto di titoli di debito italiani da parte della Cina del quale si è parlato in seguito alla recente missione in Italia di esponenti della China Investment Corporation (Cic), la società incaricata di gestire gli investimenti cinesi all'estero.

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