Istat: un giovane su 5 né studia né lavora

Economia
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Sono circa due milioni i ragazzi tra i 15 e i 29 anni non inseriti in un percorso formativo né occupati. Questa la fotografia choc scattata dall'Istituto di statistica. E' la quota più elevata a livello europeo

In Italia i giovani che non studiano e non lavorano sono poco più di 2 milioni, il 21,2% tra i 15-29enni. E' quanto emerge dal rapporto Istat "Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo".
Il dato si riferisce al 2009 e riguarda i giovani Neet, ovvero quelli non più inseriti in un percorso scolastico/formativo. Il dato italiano è il peggiore a livello europeo. In Italia, rivela l'Istat, anche l'incidenza sul Pil della spesa in istruzione e formazione è inferiore a quella
dell'Unione Europea, con il valore italiano, 4,6% per il 2008, più basso del 5,2% dell'Ue.

La quota di giovani (18-24enni) con al più la licenza media, che ha abbandonato gli studi senza conseguire un titolo superiore, è pari al 19,2% e colloca l'Italia in una delle posizioni peggiori nella graduatoria Ue27 (media 14,4% nel 2009), si legge ancora nel rapporto dell'Ente Nazionale di Statistica.
Anche il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) italiano è superiore a quello europeo. In Italia questo valore è pari al 25,4%, in aumento di oltre quattro punti rispetto all'anno precedente e superiore a quello medio dell'Unione (19,8%).

Un dato in crescita, invece, è quello dei 30-34enni che hanno conseguito un titolo di studio universitario o equivalente (19%), quota cresciuta di 3,3 punti percentuali tra il 2004 e il 2009. Tale livello, sottolinea l'Istat, è tuttavia ancora molto contenuto rispetto all'obiettivo del 40 per cento fissato da "Europa 2020".

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