Famiglia ebrea aggredita, Digos lavora su video. Si indaga per odio razziale. VIDEO

Cronaca

L'episodio è avvenuto in un’area di sosta dell'autostrada Milano Laghi, nella zona di Lainate. Il video circolato sui social è stato pubblicato dall'uomo aggredito mentre si trovava con il figlio di 6 anni. Video e testimonianze dei presenti sono al vaglio della Digos che indaga sull'accaduto. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo sulla vicenda e il reato ipotizzato è percosse aggravate dall'odio razziale 

Padre e figlio di 6 anni, francesi di religione ebraica, sono stati aggrediti e insultati in un’area di sosta dell'autostrada Milano Laghi perché indossavano la kippah. L'episodio è stato ripreso e pubblicato sui social dallo stesso uomo aggredito. Gli agenti della Digos di Milano indagano sull'accaduto e hanno acquisito le immagini delle telecamere dell'autogrill di Lainate dove padre e figlio sono stati insultati da alcuni presenti. Gli agenti stanno anche raccogliendo testimonianze per consegnare una relazione al procuratore di Milano Marcello Viola che si occupa direttamente dell'inchiesta e ha aperto un fascicolo sulla vicenda. Il reato ipotizzato è percosse aggravate dall'odio razziale. 

Sdegno del mondo politico

Per il Presidente del Senato Ignazio La Russa l'episodio è "inaccettabile". Il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli parla di un "fatto gravissimo e inquietante", Carlo Calenda di Azione di "razzismo  da anni '30" e Pina Picierno del Pd di un "vile aggressione antisemita". Anche la  Lega condanna l'episodio: "Mi preoccupano certi germi. Pensavo che la bestia dell'antisemitismo fosse morta il secolo scorso", il commento di Matteo Salvini. Per Roberto Calderoli, la deriva antisemita sta prendendo una "china pericolosa". Per il sindaco Giuseppe Sala "è terribile se basta avere una kippah in testa per farsi aggredire". 

Rabbino Milano: "Temo odio legittimato"

"Quello che temo di più è quello che già sta succedendo: un odio legittimato. L'odio ci può essere, purtroppo fa parte dei fenomeni umani, ma quando sento che è legittimato, perdo i freni inibitori": il rabbino capo di Milano Alfonso Arbib ha commentato così con l'ANSA l'aggressione. "Purtroppo questa notizia non mi ha sorpreso. Stiamo vivendo un'atmosfera molto pesante di fortissima crescita dell'antisemitismo", ha aggiunto spiegando che a Milano si verificano "un paio di episodi a settimana", da aggressioni a scritte nel quartiere ebraico.