È quanto emerso dalle indagini della procura di Lodi. Gli investigatori stanno vagliando le immagini delle telecamere di sicurezza per individuare il responsabile, fuggito dopo la violenza
Avrebbe lottato per circa un'ora per cercare di liberarsi dal suo aggressore la 18enne violentata nella notte tra sabato 30 e domenica 31 agosto vicino alla stazione ferroviaria di San Zenone al Lambro, in provincia di Milano. È quanto è emerso da una prima ricostruzione della Procura di Lodi. La ragazza, che ha riportato diversi lividi su varie parti del corpo, è stata aggredita mentre stava andando a prendere il treno per tornare a casa e si trovava all'altezza del secondo parcheggio della stazione. Al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere, anche quelle di privati, che potrebbero aver ripreso l'arrivo e la fuga dell'uomo.
Sindaca San Zenone: "Zona stazione videosorvegliata"
Diverse sono le piste seguite dagli investigatori: in passato più volte la zona era una base per lo spaccio e anche in quell'ambiente sono in corso accertamenti. "Quanto è accaduto a quella povera ragazza è gravissimo, ma quotidianamente non abbiamo situazioni a rischio, il paese non ha emergenze legate alla criminalità e non abbiamo segnalazioni di fatti analoghi pregressi". A dirlo è Arianna Tronconi, la sindaca di San Zenone al Lambro. "La zona della stazione, dei sottopassi e dei due parcheggi adiacenti poi - precisa la sindaca - è completamente videosorvegliata e illuminata; però, ovvio, via del Bissone, che dalla Provinciale porta ai treni è una stradina di campagna, a quell'ora buia".