Alberto Trentini detenuto in Venezuela: seconda chiamata alla famiglia in 8 mesi

Cronaca
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Il 45enne cooperante di una ong è detenuto nel Paese sudamericano dallo scorso ottobre con accuse poco chiare. “Pur nella costante angoscia siamo sollevati per aver potuto sentire, per pochi minuti, la voce di Alberto", hanno riferito in una nota i familiari che hanno anche espresso gratitudine per il lavoro diplomatico delle istituzioni italiane 

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Per la seconda volta in otto mesi Alberto Trentini, cooperante di una Ong, ha potuto telefonare alla sua famiglia dal Venezuela, dove è detenuto da novembre 2024. La telefonata, annunciata dal ministro degli Esteri Tajani, è stata confermata anche dalla famiglia che ha espresso “angoscia ma sollievo” nel poter sentire nuovamente la voce del 45enne. L’uomo, originario di Venezia, è stato arrestato con accuse poco chiare e che la Farnesina sta cercando di risolvere con un lavoro diplomatico tra i due Paesi. Trentini era arrivato in Venezuela lo scorso ottobre insieme a Humanity & Inclusion, ong internazionale che si occupa di assistenza alle persone con disabilità. Quando è stato arrestato, l’italiano era in viaggio da Caracas a Guasdualito, nel nordovest del paese, per motivi di lavoro.

Vignali nominato Inviato Speciale per i detenuti italiani in Venezuela

Intanto, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, d'intesa con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha nominato il Direttore Generale per gli Italiani nel mondo, Luigi Vignali, Inviato Speciale della Farnesina per i detenuti italiani in Venezuela. "Accogliamo con speranza e fiducia la notizia della nomina” di Vignali, ha fatto sapere in una nota la famiglia Trentini con la legale Alessandra Ballerini. “Pur nella costante angoscia siamo sollevati per aver potuto sentire, per pochi minuti, la voce di Alberto ed esprimiamo gratitudine nei confronti delle istituzioni che in Italia e in Venezuela si stanno adoperando per la liberazione di Alberto, da oltre otto mesi detenuto a Caracas. Speriamo di poterlo riabbracciare presto a casa". 

Cirielli: “Sollievo per telefonata, lavoro diplomatico in corso”

"A nome del Governo italiano, esprimo sollievo per la telefonata di Alberto Trentini ai suoi familiari, intercorsa ieri, a oltre 8 mesi dall' inizio della sua detenzione nelle carceri venezuelane. Registro un passo in avanti per la tutela dei diritti dei detenuti e rinnovo l'auspicio, grazie anche al lavoro diplomatico in corso, che si giunga presto alla scarcerazione del connazionale". Lo ha riferito in una nota il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli in relazione al caso di Alberto Trentini.

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