
I bambini sono finiti in ospedale nel pomeriggio di domenica dopo un bagno in un impianto nella zona della Borghesiana, alla periferia della Capitale. Il più grave, che ha 9 anni, si trova in terapia intensiva, non è in pericolo di vita ma rischierebbe gravi danni neurologici per inalazione da cloro. Disposto dal pm il sequestro con conseguente analisi dell'acqua della piscina
Cinque bambini, di cui quattro sono fratelli, sono finiti in ospedale nel pomeriggio di domenica dopo un bagno in una piscina in un impianto nella zona della Borghesiana, alla periferia di Roma. I cinque sono stati immediatamente soccorsi e trasportati dall'Ares 118 al policlinico Umberto I. Il più grave, che ha 9 anni, è stato ricoverato in terapia intensiva, non è in pericolo di vita ma rischierebbe gravi danni neurologici per inalazione da cloro. Anche gli altri quattro sono stati ricoverati per irritazioni cutanee e difficoltà respiratorie: sono tre bambini (di 5,7 e 11 anni) e una bambina di 7 anni. Sulla vicenda indaga la polizia. A quanto ricostruito finora, intorno alle 10, i bimbi stavano facendo il bagno nella piscina di un centro sportivo quando uno avrebbe detto alla mamma: "L'acqua sta diventando gialla".
Il sequestro della piscina
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione all'incidente nel centro sportivo in via della Capanna Murata. l procedimento, al momento senza indagati, è coordinato dal pubblico ministero Rita Ceraso e ipotizza il reato di lesioni. Sul posto sono intervenuti anche gli ispettori della Asl, con il compito di verificare l'eventuale malfunzionamento dell'impianto. E' stato disposto il sequestro con conseguente analisi dell'acqua della piscina.