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Quali sono i cognomi italiani più diffusi nel nostro Paese? La mappa regione per regione

Cronaca
©IPA/Fotogramma
I titoli di Sky Tg24 dell'11 marzo, edizione delle 8
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Introduzione

Quali sono i cognomi italiani diffusi, regione per regione, nel nostro Paese? Per rispondere a questa curiosa domanda ci ha pensato uno studio ad hoc condotto dal portale Preply , considerandolo come una modalità interessante per “comprendere meglio la lingua e la cultura di un popolo”. E allora ecco per ogni regione italiana, quali sono i tre cognomi nostrani maggiormente presenti

Quello che devi sapere

L'Abruzzo

  • Procedendo in rigoroso ordine alfabetico, l’Abruzzo annovera Felice, D’Alessandro e D’Angelo. Quest’ultimo, etimologicamente parlando, significa “messaggero di Dio” ed è il più diffuso. E’ diminutivo o vezzeggiativo che deriva dal greco anghelos. Il cognome, sottolinea l’indagine, ha iniziato a “diffondersi soprattutto a partire dal XIII secolo, quando il culto degli angeli divenne particolarmente comune in Italia”. Spesso viene “associato a famiglie di origine nobile, anche se, secondo altre teorie, era attribuito a famiglie particolarmente vicine alla chiesa cattolica”

La Basilicata

Grieco, Colangelo e Pace sono quelli più diffusi in Basilicata. Quest’ultimo è il cognome numero uno in regione: il termine “è inteso come nome beneaugurale di Pace, anche se presenta una seconda origine che vedremo nei seguenti paragrafi”. Secondo alcuni esperti, viene sottolineato, “potrebbe essere connesso con il culto della Madonna della Pace e di San Paciano”

La Calabria

Passiamo alla Calabria: Perri, Ferraro e Romeo sono in testa. Quest’ultimo è il più diffuso e, secondo alcuni studiosi, “deriverebbe dal greco rhomaios che significa ‘pellegrino che va per devozione a Roma’”

La Campania

  • Sorrentino, Ferrara e Coppola sono i cognomi italiani maggiormente presenti in Campania. Proprio Coppola, stando allo studio, è quello più diffuso nella regione e fa riferimento “al vocabolo dialettale coppola, il berretto tipico del Sud

La Campania

L'Emilia-Romagna

  • Proseguendo in questo curioso tour d’Italia ecco arrivare l’Emilia-Romagna dove Montanari, Barbieri e Fabbri si contendono la top tre. Un tema ricorrente in riferimento ai cognomi è proprio quello legato ai mestieri. Esistono alcune varianti con lo stesso significato: Fabbri è il più diffuso in regione ed è un cognome che deriva da soprannomi legati al mestiere del fabbro, dal latino faber, “fabbricante, artefice”. “L’origine è da rintracciarsi nel Medioevo quando l’Italia era divisa in molte città-stato indipendenti e i fabbri erano tra le persone più rispettate e influenti nelle città, dato che il loro lavoro era essenziale per la comunità”

Il Friuli-Venezia Giulia

  • In questo senso, cambia poco spostandosi nel Friuli-Venezia Giulia dove Fabbro è il cognome più diffuso. Mauro e Furlan sono gli altri due più presenti tra quelli italiani

Il Lazio

Eccoci, quindi, nel Lazio. Santis, Proietti e Angelis sono in testa. L’ultimo è il cognome più diffuso in regione, presente in diverse varianti. Etimologicamente significa “Degli Angeli” e rientra nella categoria dei cognomi la cui origine è associabile al tema della religione

Il Lazio

La Liguria

In Liguria Pastorino, Bruzzone e Parodi sono i più presenti. Vince proprio Parodi che per alcuni deriva dal termine latino paratus, che significa “preparato” o “pronto”. Questa interpretazione “suggerirebbe quindi l’associazione con una persona efficiente o predisposta

La Lombardia

  • E veniamo alla Lombardia. Cattaneo, Riva e Sala sono quelli maggiormente presenti in regione, tra i cognomi italiani. Per quanto riguarda il concetto di luogo, ci sono diversi cognomi con tale riferimento. Tra questi, il cognome più diffuso in Lombardia, ovvero Sala, che deriverebbe dal “longobardico con significato di “corte/edificio” o dal prelatino con significato di canale/terreno paludoso’”

La Lombardia

Le Marche

  • Nelle Marche Moretti, Vitali e Marinelli sono in top tre. Quest’ultimo è il cognome più comune in regione ed ha “un significato legato al concetto di appartenenza a un luogo, in questo caso al mare”. L’origine di questo nome risale, infatti, “a toponimi locali o al nome medievale Marinellus, a sua volta derivato dal latino Marinus, che significa ‘del mare’”

Il Molise

  • In Molise Testa, Lombardi e Iorio sono i più comuni. Proprio il cognome Iorio è il più frequente in regione e deriva dal nome medioevale Iorius (Giorgio), “derivato a sua volta dal termine greco gheorgòs, ovvero ‘che lavora la terra, contadino’”. Il cognome ha assunto notorietà e diffusione “per merito del culto di San Giorgio, che trafisse il drago simbolo del male”, emerge ancora dall’indagine

Il Piemonte

  • Veniamo al Piemonte dove Barbero, Ferraris e Ferrero dominano la classifica. Proprio Ferrero è in testa in regione: il cognome deriva dal latino faber ferrarius, ovvero “lavoratore del ferro” oppure “fabbro ferraio

Il Piemonte

La Puglia

  • In un lungo salto geografico eccoci in Puglia dove Leo, Lorusso e Santoro sono i cognomi più diffusi. Quest’ultimo è in testa ed ha una “chiara origine religiosa legata alla festa cristiana di tutti i santi, in quanto deriva dal nome medioevale Santorus o Sanctorum Omnium (Ognissanti)”

La Sardegna

  • In Sardegna Piras, Pinna e Sanna conquistano i gradini più alti del podio. Un’unità tematica emersa nell’etimologia dei cognomi è quella legata alle caratteristiche fisiche e alla personalità. In questo caso rientra proprio Sanna, il più frequente in Sardegna, che deriva da “un soprannome legato al vocabolo dialettale sardo sanna che significa ‘zanna/spunzone’, riferendosi probabilmente a una dentatura pronunciata del capostipite”

La Sicilia

In Sicilia Caruso, Lombardo e Messina sono in testa. Quest’ultimo domina per diffusione e deriva “dall’omonima città siciliana che ha origine dal greco messene, latinizzato in messana e che significa ‘curva, falce’ e per estensione ‘striscia di terra a forma di falce’”

La Toscana

  • Procediamo con la Toscana dove Gori, Martini e Innocenti sono i più frequenti. Innocenti, che domina in regione, “dovrebbe derivare dal cognomen latino Innocens, ‘colui che non nuoce’ o dal culto cristiano per i SS. Innocenti e San Innocenzio”. E proprio quest’ultimo era “spesso utilizzato per battezzare gli orfani”

Il Trentino-Alto Adige

  • Veniamo al Trentino-Alto Adige dove Co, Pichler e Mair sono i cognomi maggiormente diffusi. Il cognome più ricorrente è proprio Mair che può derivare “dall’ebraico meir che significa ‘splendido, illuminato’ oppure essere di origine germanica ed essere legato al cognome Mayer, per riferirsi al mestiere del fattore”

L'Umbria

  • Siamo all’Umbria dove Moretti, Rosati e Proietti. Proprio quest’ultimo è il più diffuso: deriva “dal vocabolo latino proiectus che significa ‘proiettato, gettato’, nome attribuito, nel centro e nel meridione d’Italia, ai bambini abbandonati”

La Valle d'Aosta

  • In Valle d’Aosta Favre, Cerise e Valle sono in testa. Quest’ultimo è il più presente, deriverebbe “dal latino valles che significa ‘luogo circondato dai monti’ o anche ‘località paludosa’. In passato, tra l’altro, “si utilizzava per indicare le persone che abitavano in questi luoghi”

Il Veneto

Infine, ecco il Veneto dove vincono Trevisan, Sartori e Dalla. Il cognome Dalla è il più diffuso: si tratta di un “prefisso molto diffuso che potrebbe essere collegato a un antico uso dialettale che consiste nell’indicare una persona proveniente da un determinato luogo o casato

Il Veneto