Il giovane si è sentito male nella giornata di giovedì. Nella giornata di venerdì la situazione è peggiorata all'improvviso e un'ambulanza è intervenuta per trasportarlo all'ospedale San Martino di Oristano. Poco dopo il suo arrivo si è reso necessario il trasferimento in rianimazione ma ogni tentativo di salvarlo è stato inutile. Sono in corso gli esami per confermare l'ipotesi che la causa della morte sia stata la meningite
Un ragazzo di 18 anni è morto per una sospetta meningite fulminante a Oristano. Gabriele Pinna, questo il nome del ragazzo, era uno studente pronto a partire per partecipare ai campionati nazionali under 21 di judo. Si è sentito male nella giornata di giovedì. Secondo quanto emerso il giovane avrebbe avuto un po' di febbre e sarebbe rimasto nella sua casa di famiglia a Ghilarza, nell'Oristanese. Nella giornata di venerdì la situazione è peggiorata all'improvviso e un'ambulanza è intervenuta per trasportarlo all'ospedale San Martino di Oristano. Poco dopo il suo arrivo si è reso necessario il trasferimento in rianimazione ma ogni tentativo di salvarlo è stato inutile. Stando alle prime analisi del quadro clinico a ucciderlo potrebbe essere stata una meningite fulminante.
Gli esami in corso
La conferma di quanto successo è arrivata poi anche dalla Asl numero 5 della Sardegna. "Il ragazzo è arrivato in Pronto Soccorso intorno alle ore 2.30 in gravissime condizioni ed è stato ricoverato in Rianimazione, dove è deceduto qualche ora dopo", hanno spiegato i medici. "Sono in corso gli esami di laboratorio per accertare la causa della morte che, in base alla sintomatologia presentata, sarebbe da ricondurre a meningite. La Asl 5 di Oristano, la direzione e il personale tutto, si stringono alla famiglia del giovane ghilarzese per la prematura scomparsa", è stato riferito.
L'indagine epidemiologica
In attesa degli esami è scattata,da prassi, l'indagine epidemiologica per individuare tutti i contatti stretti avuti dallo studente negli ultimi 10 giorni. "A questo proposito va sottolineato che la malattia si trasmette da persona a persona per via respiratoria, attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni nasali, che possono essere disperse con la tosse, gli starnuti o mentre si parla", ha riferito la direttrice del dipartimento di Prevenzione, Maria Valentina Marras. "Affinché il contatto avvenga, è necessario essere a contatto stretto (entro i due metri) e prolungato con la persona infetta o trovarsi in ambienti molto affollati. Sono considerati contatti stretti i familiari, i partner o i conviventi del soggetto malato, gli insegnanti e i compagni di classe, i compagni di squadra, i compagni di viaggio nella stessa auto venuti in contatto con il soggetto negli ultimi 10 giorni. Tuttavia, l’essere esposti agli agenti patogeni non comporta necessariamente lo sviluppo della malattia". Dalla Asl di Oristano fanno sapere che chi, in base a quei parametri, rientra tra i contatti stretti e non è già stato contattato dal Servizio di igiene pubblica può farsi avanti scrivendo alla mail igienepubblica.oristano@asloristano.it.
