
Dopo il via libera del 17 febbraio, la Camera si prepara ora ad approvare la riforma della legge 264/1999 sul numero chiuso che, voluta dalla ministra Anna Maria Bernini, punta a eliminare il test per tutti gli studenti che vogliono intraprendere il percorso medico. A partire dall'anno accademico 2025-2026, al posto del quiz, ci sarà un primo semestre aperto a tutti e la selezione verrà effettuata nel secondo semestre. Ecco tutte le novità
Si avvicina sempre di più la data in cui il test di ingresso a Medicina verrà abolito. Dopo il via libera del 17 febbraio, la Camera si prepara ora ad approvare la riforma della legge 264/1999 sul numero chiuso che, fortemente voluta dalla ministra Anna Maria Bernini, punta a eliminare il test per tutti gli studenti che vogliono intraprendere il percorso medico. A partire dall'anno accademico 2025-2026, al posto del quiz, ci sarà un primo semestre aperto a tutti e la selezione verrà effettuata nel secondo semestre. Ma quali sono le novità? Vediamolo insieme.
La riforma del test di ingresso a Medicina
Dopo l'ok del Senato del 27 novembre dell'anno scorso, ora spetta alla Camera dare il via libera al provvedimento, sul quale è in programma per oggi a Montecitorio una discussione generale in assemblea. Il testo, che riguarda l'accesso programmato ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Veterinaria, definisce - all'articolo 2 - i principi e i criteri direttivi che l'esecutivo dovrà rispettare nella stesura dei decreti delegati da emanare entro 12 mesi (compito che sarà affidato al Mur). Primo fra tutti, l'iscrizione aperta al primo semestre e, poi, l'ammissione al secondo semestre degli studenti che conseguono tutti i Cfu, cioè i crediti formativi, comuni all'area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria sulla base di una graduatoria nazionale. Segue l'articolo 3, che offr al Dlgs il compito di rivedere la legge n. 264/1999 sul numero chiuso.
Le principali novità
Alcuni punti, in vista del primo Dlgs, sarebbero già stati decisi. Tra le novità ci sarebbe, prima fra tutte, la possibilità di iscriversi nuovamente al primo semestre. Ciò significa che, in caso di mancato superamento di uno o più esami o di un punteggio non sufficiente per essere inseriti nella graduatoria nazionale, gli studenti avrebbero la possibilità di frequentare nuovamente il semestre. Tra gli altri punti emergerebbe anche quello che consente allo studente di individuare, oltre all'ateneo che intende frequentare, anche le altre sedi universitarie in cui è disposto a “spostarsi” per continuare il corso una volta superato il test o in caso di mancato superamento (per frequentare nuovamente il primo semestre).
Bernini: “Obiettivo: in vigore dal prossimo anno accademico”
Secondo la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, l'obiettivo è far sì che “le nuove regole entrino in vigore già dal prossimo anno accademico, mettendo al centro trasparenza, equità e merito”, ha ribadito in un post su X. Resta però il nodo su quali saranno le materie degli esami da superare obbligatoriamente e quali saranno le modalità. Per il momento, si parla di Biologia, Chimica e Fisica.
