"Se anche quest'anno dovessero emergere casi di esemplari confidenti e pericolosi, interverremo in base a quanto previsto dalla nostra legge", ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento
"Nelle prossime settimane terminerà il periodo di ibernazione e, se anche quest'anno dovessero emergere casi di orsi confidenti e pericolosi, interverremo in base a quanto previsto dalla nostra legge". A dirlo è stato il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, ribadendo che "non ci sono scuole o manuali su come comportarsi in situazioni straordinarie come questa, che richiedono una gestione molto delicata e una grande responsabilità da parte della nostra macchina amministrativa". Non ci sono scuole o manuali perché pochissimo, scrive Repubblica, è stato fatto dalla provincia per comprendere come convivere con i plantigradi, come denunciano da anni le associazioni animaliste come Oipa e Lav.
"Non ci facciamo intimorire dai ricorsi"
In cinque anni sono stati presentati 61 ricorsi amministrativi sulla gestione dell'orso in Trentino, per un totale di 140 pronunciamenti del Tribunale amministrativo regionale e del Consiglio di Stato. A questi, si aggiungono tre procedimenti penali promossi contro Fugatti (di cui due archiviati e uno per cui la Procura ha chiesto l'archiviazione archiviazione). "Questi sono i procedimenti formalizzati dall'autorità giudiziaria", ha detto il leghista, "ma potrebbero essercene altri. Alla luce delle sentenze pronunciate in queste settimane, ci è sembrato giusto fare un resoconto, perché comunque ne parleremo ancora. Non ci facciamo intimorire e non sarà certo una mole simile di ricorsi a fermare il nostro impegno nel salvaguardare l'incolumità delle persone. Nelle prossime settimane terminerà il periodo di ibernazione e, se anche quest'anno dovessero emergere casi di orsi confidenti e pericolosi, interverremo in base a quanto previsto dalla nostra legge". Dunque abbattendo eventualmente fino a 8 esemplari valutati "problematici" all'anno.