
Il gip di Trento, Enrico Borrelli, ha disposto l'archiviazione della denuncia per omicidio colposo presentata dai famigliari nei confronti del presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e del sindaco di Caldes, Antonio Maini perchè "nel complesso non emerge una condotta omissiva colposa". Grande delusione per i genitori del giovane morto nel 2023 su una questione che, dicono, "non riguarda più soltanto noi, ma tutti i trentini e i numerosi turisti"
Il gip di Trento, Enrico Borrelli, ha disposto l'archiviazione, come da richiesta della Procura, della denuncia per omicidio colposo presentata dai famigliari di Andrea Papi nei confronti del presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e del sindaco di Caldes, Antonio Maini perché "nel complesso non emerge una condotta omissiva colposa".
Il caso
Il caso è quello della morte violenta di Andrea Papi avvenuta nel pomeriggio del 5 aprile del 2023 tra i boschi di Caldes in Trentino a seguito dell'aggressione da parte dell'orsa Jj4. I familiari di Papi avevano presentato denuncia contro il governatore trentino ed il primo cittadino del comune competente in merito alla gestione degli orsi sul territorio. Secondo il giudice, nell'ordinanza di archiviazione, "non può individuarsi in capo agli odierni indagati una serie di condotte complessivamente inadeguate alla luce del cosiddetto obbligo di garanzia".

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L'ordinanza del Gip di Trento
"Il dato complessivo che se ne ricava è quello di una condotta attiva da parte della Provincia autonoma di Trento, alla luce del numero, del contenuto e dei tempi di emissione". Lo scrive gip di Trento, nell'ordinanza di archiviazione della denuncia per omicidio colposo. Il giudice evidenzia anche "una situazione descrivibile in termini di sostanziale "stallo" derivante dall'incalzare dei provvedimenti amministrativi, con conflitti di competenza e annullamenti in sede giurisdizionale e che la stessa natura di orso problematico/pericoloso dell'orsa Jj4 è mutata nel tempo". Si legge poi nell'ordinanza: "Con riferimento all'intera popolazione di orsi si è registrata nel periodo d'interesse (fino all'uccisione di Andrea Papi, ndr.) una serrata corrispondenza, con valutazioni tecniche non uniformi, fra Provincia autonoma di Trento ed Ispra, oltre ad interventi del giudice amministrativo (a loro volta con esiti antitetici)". Anche sull'uso dei radiocollari, il giudice rileva come siano "note agli atti le ragioni per le quali ne era stato sospeso l'impiego (morte di un'orsa), con conseguente impossibilità nel periodo di letargo di avere un ripensamento sul punto, mentre l'inserimento di radiocollare nel periodo di letargo, ancorché tecnicamente non impossibile, sarebbe stato foriero di numerose ulteriori problematiche".

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I genitori: "Non riguarda solo noi, ma tutti i trentini e i turisti"
"Proviamo una delusione infinita. Se già la richiesta di archiviazione era stata, pochi mesi fa, un fulmine a ciel sereno, questa definitiva conferma ora ci fa più male di una pugnalata". Inizia così la lettera aperta dei genitori di Andrea Papi commentando l'archiviazione da parte del gip di Trento. "Sapevamo, eravamo stati preparati al fatto che in ambito penale la vicenda di sarebbe potuta concludere così - hanno aggiunto i genitori – ma speravamo in ogni caso di arrivare quanto meno al processo che si potesse discutere insomma nel corso di un dibattimento una questione tanto grave e che non riguarda più soltanto noi, ma tutti i trentini e i numerosi turisti. Purtroppo, è stato scelto di chiuderla così, invece, nonostante siano due anni che combattiamo con ogni mezzo a nostra disposizione per evitare che la tragedia che si è abbattuta sulla nostra famiglia ne colpisca altre".