Città di Castello, il parroco di Nuvole benedice smartphone e tablet

Cronaca

 Una messa in una chiesa di campagna dedicata alla tecnologia. Il parroco di Nuvole di Città di Castello  fa una benedizione hi-tech a tutti i cellulari dei devoti presenti e, dopo l’omelia, lancia un monito sull’intelligenza artificiale e le insidie della rete: da utilizzare con cura ed in maniera consapevole. L’appuntamento, unico nel suo genere, si ripete dal 2015 sulle colline umbre, al confine con la Toscana

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Una messa domenicale che si trasforma una volta all’anno, in un momento di confronto laico-religioso su temi di scottante attualità. “Fratelli e sorelle, come ogni anno eccoci alla festa del nostro santo patrono San Biagio, vescovo e martire, invocato come protettore della gola”, ha precisato questa mattina dall’altare don Giorgio Mariotti, 75 anni, a capo di cinque parrocchie di periferia ribattezzato il sacerdote “hi-tech” per la sua propensione ad affrontare i temi legati all’uso delle nuovo tecnologie. 

Le tentazioni “on line”

Leggere con attenzione le istruzioni per l’uso e soprattutto le controindicazioni e trasmetterlo alle giovani generazioni, talvolta bersaglio di insidie e “tentazioni” on line che si rivelano devianti e pericolose. “La nostra antica chiesa qui a Nuvole lo ha come titolare fin dal 1100 circa. Oggi abbiamo in mano lo strumento del cellulare – ha proseguito Don Giorgio - che per la “ Pesca “ della anime è molto potente. Ecco perché lo benediciamo. Perché possa essere un mezzo in cui il Signore possa operare ad annunciare al mondo la Salvezza. Solo vuole che noi lo consegniamo a Lui. Non sarà senza ricompensa questo nostro sì, ma come a Pietro arriverà abbondante. Soltanto con Lui diventa uno strumento di verità e carità, altrimenti diventa il mezzo che “un’Altro” utilizzerà e sappiamo chi questo “Altro”.

“Benedetti” cellulari

"Oggi questi strumenti di ultima generazione contengono questa Intelligenza Artificiale di cui tanto si parla. Possono addirittura cambiare la nostra voce con quella di un’altra persona, le fotografie possono essere modificate, una notizia falsa può essere modellata come vera, e stesse armi possono essere guidate direttamente da casa contro ogni obbiettivo ecc. La nostra conoscenza quindi di questi mezzi diventa per noi improrogabile. Dobbiamo sapere quello che si può fare, e possono fare”, ha concluso il parroco prima di benedire le gole dei fedeli (con la formula secolare delle candele incrociate invocando l’intercessione di San Biagio) per poi passare ai telefonini con la consegna di un adesivo con immagine e preghiera del Santo.

L’immagine di San Biagio da attaccare sul cellulare

 La “crociata” buona per una tecnologia positiva proseguirà ora al di fuori della chiesa e delle parrocchie attraverso incontri sul territorio con la presenza di esperti, medici e docenti universitari come quello ben organizzato venerdi scorso a Piosina presso il Circolo Acli. Nel frattempo, prima di augurare buon pranzo a tutti i fedeli presenti in chiesa, Don Giorgio Mariotti li ha invitati a ritirare l’adesivo con l’immagine del santo protettore da attaccare al proprio telefono o computer: “per chi crede è un rimedio in più questo anno da eventuali danni , specialmente dello spirito, il santino adesivo di San Biagio che ora benediremo e che voi potete prendere e attaccare dietro il vostro telefono così con la benedizione di Dio far trionfare il Bene con questo strumento.

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