L'adolescente era stata attaccata dalla donna, mamma di un'altra giocatrice, durante la partita di pallacanestro under 19 tra Rimini Happy Basket e Nuova Virtus Cesena
Due anni di Daspo: non potrà assistere a nessuna manifestazione sportiva la madre che, il 3 febbraio, ha rivolto insulti razzisti a una giocatrice nel match di basket under 19 Rimini Happy Basket-Nuova Virtus Cesena (GUARDA IL VIDEO). Il provvedimento è stato emesso dalla questora di Rimini Olimpia Abbate. La ragazza invece non è stata squalificata dalla federazione. Il giudice sportivo Fip dell'Emilia-Romagna ha deciso per lei solo una "deplorazione" per aver lasciato il campo ed essersi diretta verso la donna, comportamento per cui è stata espulsa, con riconoscimento dell'attenuante per aver reagito ad una grave offesa, inequivocabilmente discriminatoria e razzista. Per la Nuova Virtus Cesena, invece, 3 turni a porte chiuse per il comportamento discriminatorio di una sua sostenitrice.
La Nuova Virtus Cesena vieta alla madre che ha insultato di presentarsi ai loro eventi sportivi
La società di basket femminile under 19 cesenateaveva anche inviato una raccomandata alla madre che ha rivolto frasi razziste alla giocatrice adolescente del Rimini con l'invito "a non presentarsi più a qualsiasi evento sportivo cui partecipiamo", si legge nella missiva. La donna ha anche cancellato ogni suo profilo social dopo che sono stati presi di mira da centinaia di utenti che hanno commentato i fatti, criticandola anche aspramente. In attesa della conclusione dell'indagine della Procura federale, la priorità del club di Cesena resta il sostegno alle atlete coinvolte. Il presidente Marcello Foschi ha sottolineato l'importanza di tutelare le giovani giocatrici e ribadito i valori di sportività e rispetto che contraddistinguono la società. Per sensibilizzare sull'episodio, la Nuova Virtus Cesena sta valutando iniziative da realizzare nella prossima partita contro Rimini. "Non sarà solo un 'No al razzismo', ma un 'No alla violenza verbale' in ogni sua forma", ha detto Foschi, evidenziando l'importanza di contrastare qualsiasi insulto negli ambienti sportivi, specialmente a livello giovanile.
