Proseguono fino a domani le misure emergenziali antinquinamento nei comuni di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara
A causa degli elevati livelli di smog, le misure emergenziali antinquinamento in Emilia-Romagna sono state prorogate fino a domani, mercoledì 8 gennaio. Le province coinvolte sono: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara; mentre le disposizioni prevedono delle restrizioni alla circolazione per i veicoli più inquinanti - fino a diesel Euro 5 - nei comuni sopra i 30.000 abitanti. È quanto regolamentato nel bollettino “Liberiamolaria” stilato dall'Arpae, l'Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell’Emilia-Romagna, qualvolta si verifichi il superamento del valore limite giornaliero di Pm10 per tre giorni consecutivi da quello di controllo. Mercoledì, oltre essere la data di fine delle limitazioni, verrà emesso il nuovo bollettino.
Le restrizioni
Sono varie le misure emergenziali previste per contrastare l’emergenza smog in Emilia-Romagna. Divieti di circolazione dalle 8.30 alle 18.30 per tutti i veicoli diesel euro 5 e precedenti, benzina euro 2 e precedenti, gpl/benzina e metano/benzina euro 1 e precedenti, ciclomotori e motocicli euro 1 e precedenti, nei comuni sopra i 30.000 abitanti delle sei province coinvolte. Oltre a ciò, le misure comportano il divieto di sosta e fermata con il motore acceso per tutti i veicoli e la proibizione di tutte le combustioni all’aperto, come indicato nella deliberazione di giunta regionale n. 1412 del 25/09/2017.
Per quanto riguarda la temperatura nelle abitazioni, non si possono superare i diciannove gradi; invece, nelle attività industriali e artigianali il limite è di diciassette gradi. Tutti gli esercizi commerciali e gli edifici pubblici sono obbligati a mantenere chiuse le porte di accesso al pubblico, al fine di evitare dispersioni termiche sia nel periodo invernale sia in quello estivo.
Stop anche agli impianti a biomassa per uso domestico inferiori alle 4 stelle in presenza di impianto alternativo, e allo spandimento di liquami zootecnici privi di tecniche ecosostenibili.