Capodanno Milano, insulti a Italia e polizia: ci sono i primi identificati

Cronaca
Nadia Cavalleri

Nadia Cavalleri

Il sindaco di Milano Beppe Sala non ha commentato e non commenterà fino al suo rientro in città i fatti di Capodanno denunciati da Matteo Salvini sui suoi canali social. Intanto però ci sono delle indagini in corso e una polemica che si sta infiammando

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Al momento sono già più di dieci le persone identificate dalla Squadra Mobile e dai Carabinieri dopo i fatti avvenuti in Piazza Duomo a Milano durante la notte di Capodanno quando un gruppo di giovani, in parte arrampicati alla statua di Vittorio Emanuele II, ha insultato tutta Italia con parole e atteggiamenti d’odio (uniti a gesti inequivocabili) restando in bella mostra davanti a telecamere e cellulari per produrre filmati ad uso e consumo di tutte le piattaforme social,  seppur con i volti talvolta celati dai passamontagna.

Per ora si sa che sono giovani provenienti da diverse province lombarde e che alcuni di loro erano già stati identificati nell’ambito dei controlli fatti grazie all'istituzione delle zone rosse. Fra loro ci sono italiani di prima e seconda generazione e alcuni nordafricani, tutti attorno ai vent’anni d'età. Alla loro identificazione si è arrivati anche attraverso il Sari, il sistema di riconoscimento facciale di cui dispongono le Forze dell'Ordine e una prima informativa è già stata depositata al procuratore di Milano Macello Viola. I giovani coinvolti rischiano una denuncia per vilipendio alla Repubblica.

Le immagini dei giovani che gridano insulti contro l’Italia, gli italiani e gli agenti sul posto hanno fatto il giro del web scatenando tantissimi commenti soprattutto dopo che il video è stato rilanciato dal Vicepremier Matteo Salvini tramite il suo profilo X con una didascalia che dice: “Che tristezza. Festeggiare il Capodanno con risse e insulti all’Italia, agli italiani e alla Polizia è da cretini. Non gli piace il nostro Paese? Che tornino da dove sono venuti. Non abbiamo bisogno di loro”.

A fargli da eco diversi altri esponenti delle istituzioni e della politica.

"Si tratta di un fenomeno visto in altri Paesi ma abbastanza nuovo per l'Italia” ha commentato Alessandro Battilocchio, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, che ha anche fatto sapere che nei primi mesi dell’anno la Commissione sarà in tour proprio nel capoluogo lombardo.

Durissime anche le parole di Domenico Pianese, Segretario Generale del Sindacato di Polizia Coisp, che le ha affidate ad una nota: "Le scene a cui abbiamo assistito in Piazza Duomo a Milano, dove un gruppo di giovani ha scelto di dileggiare le Istituzioni, offendere il Paese che li ospita e ostentare disprezzo verso le regole e verso le Forze di Polizia, rappresentano un segnale gravissimo e inaccettabile. Si tratta di comportamenti che non solo offendono la dignità delle nostre comunità, ma mettono in evidenza il rifiuto netto di ogni integrazione nel contesto sociale e democratico italiano".

 

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