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Morte di Margaret Spada, nello studio trovati bisturi e farmaci

Cronaca

La perquisizione è stata più approfondita della prima svolta il 7 novembre, quando avvenne il sequestro dello studio, dove Margaret ha trovato la morte, dopo essere finita in coma il 4 novembre

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Gli inquirenti stanno raccogliendo le prove. Con la perquisizione di ieri all’interno dello studio medico, durata ore, da parte dei carabinieri dei Nas, sembra sempre più chiaro che i due medici svolgessero anche operazioni chirurgiche. Secondo quando sta emergendo infatti, Marco e Marco Antonio Procopio, nell’appartamento di via Cesare Pavese all’Eur, non autorizzato per quel tipo di operazioni – come rivela il Corriere della Sera - hanno trovato un bisturi, l’anestetico locale e altri farmaci e un defibrillatore, funzionate. Questa perquisizione è stata più approfondita della prima svolta il 7 novembre, quando avvenne il sequestro dello studio rivelatosi poi una clinica abusiva di chirurgia estetica, dove Margaret ha trovato la morte, dopo essere finita in coma il 4 novembre. 

La perquisizione

L’attenzione degli inquirenti si sta concentrando anche sulla documentazione, medica e contabile, e sulla strumentazione presente nell’appartamento, anche se si teme che i Procopio potrebbero aver inquinato o cancellato le prove legate alla vicenda nei tre giorni in cui lo studio è rimasto aperto e funzionante. Nella cartella clinica si evidenziano tardivi e incorretti tentativi di rianimazione. Tra le ipotesi al vaglio ci sarebbe una reazione allergica, un errato dosaggio dell’anestesia, una complicazione legata al fatto che la paziente non aveva ricevuto indicazioni di rimanere a digiuno, o una concausa di fattori. 

Approfondimento

Margaret Spada, ipotesi di inquinamento prove nello studio Procopio