Il rapporto Prospettive sulle migrazioni internazionali 2024, presentato ieri a Parigi, sottolinea che "con 130mila nuove domande, l'Italia ha superato il suo record precedente, che risale al 2017 (126mila)"
Le richieste di asilo in Italia hanno registrato un aumento del 70% nel 2023 rispetto all’anno precedente. È quanto è emerso dal rapporto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) Prospettive sulle migrazioni internazionali 2024, presentato ieri a Parigi. "Con 130mila nuove domande, l'Italia ha superato il suo record precedente [sulle richieste d'asilo, ndr] che risale al 2017 (126mila)", si legge nello studio.
Il rapporto
I flussi migratori hanno raggiunto "livelli record" ma "non sono fuori controllo": questo è il punto centrale del report presentato ieri a Parigi. Nel 2023, 6,5 milioni di nuovi immigrati permamenti hanno raggiunto i Paesi Ocse, contro i 6,1 milioni dell’anno precedente. Il record di richieste di asilo ha interessato circa un terzo dei 38 Paesi aderenti all’Organizzazione, cioè Regno Unito, Canada, Francia, Svizzera e Giappone. La maggior parte dei trasferimenti riguarda l’immigrazione familiare, cresciuta del 16%, mentre è in aumento la cosiddetta immigrazione umanitaria (+20%).
Migrazioni economiche
Restano stabili le migrazioni legate al lavoro. Per il direttore responsabile per l'Occupazione e il Lavoro dell'Ocse, Stefano Scarpetta, ''la forte domanda di manodopera nei Paesi di accoglienza è stato uno dei principali motori delle migrazioni nel corso dei due ultimi anni". In dieci Paesi, tra cui Canada, Regno Unito e Stati Uniti, oltre che nei Paesi membri dell’Ue, il rapporto ha rilevato ''il tasso di occupazione degli immigrati più elevato mai registrato".