Un problema al motore destro ha costretto all'atterraggio un aereo della linea Hainan Airlines, diretto a Shenzhen e decollato dall'aeroporto Leonardo da Vinci questa mattina. Il velivolo, un Boeing 787-9 Dreamliner, ha accusato l'avaria durante il decollo e diverse esplosioni al motore sono state notate e segnalate da diversi testimoni. A bordo dell'aereo, c'erano 249 passeggeri e 16 membri dell’equipaggio. Nessuno è rimasto ferito
Un'avaria al motore destro ha costretto all'atterraggio un aereo della linea Hainan Airlines, diretto a Shenzhen in Cina e decollato dall'aeroporto Leonardo da Vinci intorno alle 10 di questa mattina. Il velivolo, un Boeing 787-9 Dreamliner, ha accusato l'avaria durante il decollo e diverse esplosioni al motore sono state notate e segnalate da diversi testimoni. Dopo circa 30 minuti dal decollo l'aereo ha invertito la rotta e ha quindi fatto rientro a Fiumicino, dove è atterrato senza altre criticità. A bordo dell'aereo, c'erano 249 passeggeri e 16 membri dell’equipaggio. Nessuno è rimasto ferito. Dopo l'atterraggio i passeggeri sono stati fatti scendere ed assistiti dal personale aeroportuale, in attesa di sapere se potranno ripartire in giornata con lo stesso aeromobile, una volta terminate le verifiche tecniche.
Un presunto problema di "birdstrike"
A causare il disagio potrebbe esserci stato un presunto problema di birdstrike al motore, ovvero un impatto con volatili, durante le fasi di decollo. Lo si apprende da una nota della Capitaneria di Porto di Roma che ha fatto anch'essa scattare le procedure di emergenza aeromarittime. "Alle 10.20 alla sala operativa della Guardia costiera di Roma è arrivata la segnalazione da parte di un diportista, a bordo di un gommone in assistenza alla regata velica in corso nello specchio acqueo antistante il porto turistico di Roma - Ostia, che dopo aver sentito un scoppio, si è accorto di un aereo in transito con un motore in fiamme", si legge nella nota della Capitaneria. "Prontamente, il personale della Capitaneria di porto ha contattato la Torre di controllo dell' Aeroporto che confermava quanto appena accaduto. Nel frattempo, la stessa Sala operativa della Guardia Costiera ha monitorato lo stesso in fase di previsto scarico del carburante di bordo, il cosiddetto Fuel Dumping. Terminata questa operazione l'aereo è rientrato quindi all'aeroporto di Fiumicino".
Altri inconvenienti
L'inconveniente che ha coinvolto un Dreamliner, il modello bimotore turboventola a fusoliera larga che la Boeing ha lanciato nel 2011 come il suo gioiello per i voli a medio e lungo raggio, non è il primo su un aereo simile. L’aereo, considerato all'avanguardia per consumi ridotti e silenziosità in cabina, aveva incontrato una serie di ritardi nella produzione per la rivoluzionaria scelta di un uso estensivo di strutture in composito. Ad inizio 2013 erano emersi problemi di surriscaldamento delle batterie agli ioni di litio, che forniscono l'energia necessaria per i sistemi di bordo, con casi di fiamme a bordo che avevano causato uno stop generalizzato dei Dreamliner. Nel 2022 la Federal Aviation Administration americana per la sicurezza dei voli aveva negato alla Boeing la possibilità di autocertificare la conformità dei Dreamliner perché' un subappaltatore italiano aveva utilizzato invece che lega di titanio il titanio di grado 2 dalle "proprietà meccaniche e di resistenza strutturale largamente inferiori". Nel giugno scorso, infine, la Boeing aveva avviato ispezioni sui Dreamliner in attesa di consegna per via dell'errata installazione di elementi di fissaggio su centinaia di velivoli ed era stato deciso di ritardare l'uscita dalla fabbrica per eliminare il difetto, pur garantendo che "non vi erano rischi immediati".