Niente autobus, metropolitane, tram e treni locali - o quasi - dalle città del Nord a quelle del Sud Italia, nel giorno dello sciopero unitario dei mezzi pubblici. Il traffico è andato in tilt a Napoli, code di passeggeri in attesa si sono registrate a Roma alla stazione Termini. Metropolitane ferme pure a Milano e Torino, il servizio è stato paralizzato anche a Firenze e Bologna. L'adesione dei lavoratori è stata quasi totale, con punte del 100% e una media del 90%, secondo i sindacati
Niente autobus, metropolitane, tram e treni locali - o quasi - dalle città del Nord a quelle del Sud Italia, nel giorno dello sciopero unitario dei mezzi pubblici. Il traffico è andato in tilt a Napoli, ci sono state code di passeggeri in attesa a Roma alla stazione Termini. Le metropolitane sono state ferme pure a Milano e Torino, il servizio è risultato paralizzato anche a Firenze e Bologna. L'adesione dei lavoratori è stata sostanzialmente totale, con punte del 100% e una media del 90%, secondo i sindacati, nella prima mobilitazione senza fasce di garanzia da quasi 20 anni.
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Sciopero mezzi, niente fasce di garanzia: la legge lo permette
A differenza che in passato, la protesta dell'8 novembre del trasporto pubblico locale non assicura i collegamenti nelle fasce orarie normalmente garantite. Si tratta di un'eccezione alle norme che rischia di creare più disagi del solito. Lo sciopero è stato voluto dai sindacati per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto. LEGGI L'ARTICOLO
Tpl, Gtt: a Torino adesione complessiva sciopero pari al 47,8%
A Torino l’adesione complessiva dei dipendenti Gtt, Gruppo torinese trasporti, allo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale proclamato Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Faisa-Cisal e Ugl Autoferrotranviari e’ stata del 47,8%. L’adesione del personale viaggiante e’ stata dell’86,6%.
Tpl, a Milano adesione al 98%, metropolitane prese d'assalto nella fascia 15-18
Giornata nera a Milano per lo sciopero del trasporto pubblico locale proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna. L'adesione è stata pressoché totale, i sindacati attestano una partecipazione del 98%.
Intorno alle 18 è terminata la 'fascia di garanzia' avviata alle 15, che ha consentito a numerosi cittadini e turisti di spostarsi con bus, tram e filobus, oltre che con tutte le linee della metropolitana. Nel pomeriggio numerosi assembramenti si sono verificati in prossimità dell'ingresso di molte stazioni della metro: centinaia di persone si sono assiepate in particolare nelle zone più centrali e turistiche, come Porta Venezia e Duomo, in attesa dell'apertura dei cancelli. E una volta aperti, si è assistito a vere e proprie scene da film, con persone che sono scattate in una corsa a perdifiato per assicurarsi un posto sui vagoni, presi immediatamente d'assalto. Numerosi anche i turisti spaesati da ciò a cui stavano assistendo: molti, con trolley e passeggini al seguito, si sono ritrovati improvvisamente schiacciati come sardine senza sapere il perché. La nuova linea M4, la cosiddetta 'Linea Blu', nella tratta tra San Babila e Linate è rimasta aperta per tutta la giornata, ma le connessioni con le altre linee hanno creato non pochi disagi proprio a chi doveva recarsi all'aeroporto.
Poco dopo le 18 i cancelli delle metropolitane sono tornati a chiudersi. Stesse scene di qualche ora prima, con passeggeri più giovani e meno giovani che correvano disperatamente tra i corridoi di collegamento tra una linea e l'altra per riuscire ad aggiudicarsi un posto sull'ultimo treno per rientrare a casa. Gli annunci dai megafoni raccomandavano di dirigersi verso le uscite, ma in molti hanno preferito tentare il tutto per tutto. Qualcuno ha anche sfruttato il monopattino per accelerare la propria corsa tra una banchina e l'altra. Dopodiché, passato ormai l'ultimo treno, gli addetti hanno perlustrato ogni angolo delle stazioni per assicurarsi che non ci fosse più nessuno e hanno serrato gli ingressi.
La Guida: lo sciopero, l'interesse generale, la mobilità. VIDEO
Tpl, i sindacati: "Adesione pressoché totale, martedì si avvia il tavolo ministeriale"
"Adesione pressoché totale allo sciopero in corso oggi per sollecitare il rinnovo del Ccnl Mobilità/Tpl scaduto il 31 dicembre 2023 e una numerosissima partecipazione di lavoratrici e lavoratori alla manifestazione odierna davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti". Lo comunicano unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro.
"Ringraziamo le lavoratrici e i lavoratori - proseguono le organizzazioni sindacali - che hanno fatto sentire ancora una volta la loro voce, uniti e compatti per il riconoscimento della propria dignità, sono loro che ogni giorno garantiscono la mobilità di cittadine e cittadini in ogni angolo del Paese".
"Muovendo dallo sciopero proclamato per il rinnovo del contratto, abbiamo ottenuto dal Mit la convocazione di un tavolo di confronto alla presenza del viceministro Rixi e anche dei rappresentanti del Ministero delle Finanze e del Ministero del Lavoro. Durante l’incontro di oggi al Mit abbiamo posto i temi della sicurezza, alla luce dell’escalation delle aggressioni degli ultimi mesi e della instabilità del sistema del Tpl. Sul piano delle aggressioni, il viceministro ha dato disponibilità ad accelerare i tavoli in corso, mentre si aprirà contestualmente al percorso di rinnovo del Ccnl, anche una riflessione sull’ opportunità di procedere una riforma del comparto, come stiamo chiedendo da anni" concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro.
Fermi bus e metro, paralisi nelle grandi città
Niente autobus, metropolitane, tram e treni locali - o quasi - dalle città del Nord a quelle del Sud Italia, nel giorno dello sciopero unitario dei mezzi pubblici. Il traffico è in tilt a Napoli, ci sono code di passeggeri in attesa a Roma alla stazione Termini, metropolitane ferme pure a Milano e Torino, il servizio è paralizzato anche a Firenze e Bologna. L'adesione dei lavoratori è pressoché totale, con punte del 100% e una media del 90%, secondo i sindacati, nella prima mobilitazione senza fasce di garanzia da quasi 20 anni. Era il 2005 l'ultima volta che vi si è fatto ricorso. E non ce ne sarà un'altra in futuro, nei piani del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. "Fare scioperi selvaggi, senza garantire fasce di garanzia significa danneggiare il Paese. Per quello che mi riguarda, sarà l'ultimo sciopero di questo genere", ha detto Salvini che si è impegnato a non consentire più "a minoranze irresponsabili di boicottare l'Italia". A Salvini ha risposto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, dalla manifestazione sotto al ministero chiedendo "rispetto per i lavoratori in sciopero" e domandando che cosa ha fatto lui per rinnovare il contratto nazionale del trasporto pubblico locale, scaduto da un anno.
Sciopero dei trasporti, polemica tra maggioranza e opposizione. VIDEO
La situazione a Milano nella fascia serale
Sciopero bus e metro, Filt Cgil: "In Piemonte adesione tra 90/100%"
E' altissima, secondo la Filt Cgil, l'adesione allo sciopero unitario del trasporto pubblico locale che oggi, per 24 ore, interessa bus, tram e metropolitane in tutta Italia per protestare per il mancato rinnovo del contratto collettivo, scaduto ormai da oltre un anno. In Piemonte, secondo il sindacato, le adesioni vanno dal 90 al 100%, tanto che in alcuni casi i mezzi non hanno effettuato nemmeno una corsa. Per la massiccia adesione allo sciopero in GTT, l'azienda torinese per il trasporto locale, la metropolitana e' rimasta chiusa. Stessa sorte per bus e tram che, in rarissimi casi, hanno percorso le strade torinesi. "Le ragioni alla base della protesta - spiega Giuseppe Santomauro, segretario generale della Filt Piemonte - sono state sostenute con convinzione da lavoratrici e lavoratori. L'adesione e' stata pressoche' totale e la manifestazione nazionale di Roma ha registrato una massiccia partecipazione. Il governo non puo' piu' ignorare le rivendicazioni di queste lavoratrici e lavoratori, circa 8mila in Piemonte e 110mila in Italia". "Abbiamo bisogno - sottolinea Santomauro - che il fondo nazionale dedicato al trasporto pubblico venga indicizzato all'inflazione e immediatamente finanziato con risorse che garantiscano un rinnovo contrattuale degno, per un settore che svolge un ruolo costituzionalmente garantito. Alle controparti, invece, invitiamo a guardare oltre la punta del loro naso, perche' il rischio e' che, tra 5 anni, non esisteranno persone disposte a lavorare come autisti a queste condizioni".
Bellucci: "Lo sciopero è un diritto e lo Stato è pronto ad ascoltare"
"Lo sciopero è certamente un diritto, un diritto costituzionalmente previsto che va difeso e va riconosciuto. Quindi, chiunque intenda comunque manifestare per portare all'attenzione delle Istituzioni, delle idee, delle proposte e anche le proprie sofferenze verrà ascoltato dallo Stato. Si tratta di democrazia, si tratta di rispetto delle persone". Lo ha detto Mariateresa Bellucci, viceministra del Lavoro, a margine di Prima le idee, ritorno al futuro organizzato ad Andria da Fratelli di Italia. "Questo governo è certamente sensibile all'ascolto, alla partecipazione e la coesione - ha aggiunto - Perché per crescere dobbiamo essere uniti, tutti dalla stessa parte: quella dell'Italia, degli italiani, dello sviluppo e della crescita".
Lupi: "Gli scioperi selvaggi sono contro i lavoratori"
"Ancora un venerdì di sciopero per il trasporto pubblico, stavolta senza nemmeno il rispetto delle fasce di garanzia. Risultato: città paralizzate e un'altra giornata di passione per i cittadini, l'ultima di una lunga serie. Nessuno mette in discussione il diritto allo sciopero, che è scritto in Costituzione, altra cosa però è abusarne, scaricando con insensata frequenza tutti i disagi sui lavoratori, creando danni alle imprese, al sistema produttivo e all'economia. Chi invita alla 'rivolta sociale' farebbe bene a riflettere". Lo afferma in una nota il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi.
Uiltrasporti: "In Basilicata adesione quasi totale"
''In Basilicata l'adesione allo sciopero supera il 95% con punte del 100%''. Così in una nota il segretario generale di Uiltrasporti Basilicata, Antonio Cefola, che ha partecipato con una delegazione al presidio sindacale a Roma, davanti al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
''La responsabilità degli scioperi risiede nello scarso interesse per il trasporto pubblico locale dimostrato nel tempo dai Governi e dalle Associazioni datoriali che rappresentano le imprese - ha aggiunto - Dal 2010 il sistema di finanziamento del settore, erogato attraverso il Fondo nazionale del Tpl, ha subito ingenti tagli oltre ai mancati adeguamenti al tasso di inflazione. Per parte loro, le Regioni, se non con rare eccezioni, non hanno finanziato i trasporti pubblici, né sono intervenute con mirate politiche di settore. Abbiamo assistito alla riduzione dei servizi e al decremento del potere d'acquisto dei salari, al peggioramento delle condizioni lavorative e all'aumento esponenziale delle aggressioni al personale front – line. Per questi motivi - ha detto ancora Cefola - la contrazione di personale operativo è in continuo peggioramento, producendo una carenza tra il 10% ed il 15% del personale necessario. Si stima che manchino più di 10.000 autisti per garantire non solo il servizio programmato, ma anche quello minimo essenziale''.
Sciopero bus e metro, a Palermo 90% di adesioni con picchi del 100%
Adesione del 90 per cento con picchi del 100 per cento a Palermo per lo sciopero nazionale dei trasporti. "Siamo soddisfatti della grande adesione allo sciopero del trasporto pubblico locale, che ha Palermo ha riguardato Amati, Ast e le aziende private, proclamato dalle segreterie nazionali firmatarie del Ccnl per il rinnovo del contratto scaduto lo scorso dicembre", dice il segretario generale Filt Cgil Palermo Fabio Lo Monaco. All'Amat sono rientrati tutti gli autobus,alle autolinee Segesta su 40 mezzi ne sono usciti solo 4, all' Ast adesione dell'85 per cento. "Scioperiamo per il rinnovo del Ccnl - aggiunge Lo Monaco - i salari vanno adeguati all'inflazione e il settore va reso piu' appetibile. Scioperiamo per la carenza di risorse destinate al settore: basta guardare i continui tagli al fondo nazionale dei trasporti, lavoratori e cittadini subiscono la mancanza di politiche di programmazione, non vogliamo rinunciare all'idea di un trasporto pubblico locale efficiente. E scioperiamo per la salute e la sicurezza sul lavoro: gli operatori d'esercizio e i verificatori sono spesso vittime di aggressioni". Sulla situazione locale, il sindacato e' ancora in attesa, dopo 2 anni, del piano industriale di Amat e della definizione del nuovo contratto di servizio".
Sciopero dei trasporti, in Trentino adesione alta
È alta fino a questo momento l'adesione allo sciopero di otto ore indetto in tutta Italia e anche in Trentino da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa. La protesta avrà una durata complessiva di 24 ore senza fasce di garanzia. Tra le 5.30 e le 8.30 e tra le 16 e le 19 è garantito il 30% dei servizi, con particolare attenzione a quelli per l'utenza più fragile. "A parte i lavoratori all'interno delle fasce garantite dall'azienda, quasi tutto il resto del personale ha aderito in Trentino", spiega il segretario della Filt del Trentino Franco Pinna, a Roma per la manifestazione nazionale davanti al Ministero dei Trasporti insieme ad altri delegati delle sigle sindacali trentine. La protesta ha al centro il rinnovo del contratto nazionale, ma anche la richiesta forte di rilanciare il trasporto pubblico locale che senza una riforma seria e investimenti adeguati resta di ridursi fino a sparire. Lavoratrici e lavoratori chiedono condizioni migliori di lavoro, ma anche maggiori garanzie per operare in piena sicurezza.
Sindacati, in Abruzzo adesione altissima allo sciopero tpl
"Altissima" in Abruzzo l'adesione allo sciopero nazionale nel trasporto pubblico locale. A Teramo, ad esempio, per quanto riguarda il servizio urbano, fa sapere la Filt Cgil Abruzzo Molise in attesa dei dati definitivi, si registra il 100% di adesioni, mentre per l'extraurbano si supera il 90%, come nel caso di Pescara (95%). Lo sciopero, proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, va avanti per 24 ore; garantito solo il 30% dei servizi, nelle fasce di garanzia. Tra le motivazioni vi sono il mancato rinnovo del contratto, risorse inadeguate e i livelli retributivi troppo bassi per il costo della vita. Intanto una delegazione della Filt Cgil partita da Abruzzo e Molise è a Roma, per la manifestazione in corso davanti al ministero dei Trasporti.
Salvini, è l'ultimo sciopero di questo genere
"Oggi è giorno di sciopero, caos a Bologna come in altre città. Ribadisco che non sarò io a togliere il diritto di sciopero a nessuno, però c'è anche il diritto al lavoro, alla salute e alla mobilità di milioni di italiani, tanti bolognesi che oggi sono rimasti a piedi. Fare scioperi selvaggi, senza garantire fasce di garanzia significa danneggiare il Paese. Per quello che mi riguarda, quindi, sarà l'ultimo sciopero di questo genere". Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, il leader della Lega Matteo Salvini, a margine di un evento elettorale a Bologna.
In Sardegna adesione oltre il 90% allo sciopero del Tpl
Supera il 90%, con punte del 95%, l'adesione in Sardegna allo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale. Disagi nelle città, soprattutto per pendolari e studenti. Anche a Cagliari e Sassari prestazioni ridotte nelle sole fasce di garanzia che tutelano la mobilità dei viaggiatori, con l'utilizzo del 30% del personale viaggiante. "Lo sciopero di oggi del trasporto pubblico locale - afferma il segretario generale della Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu - è tra quelli che rimarranno impressi negli annali e non solo per una adesione in tutte le regioni, Sardegna compresa, che hanno superato il 95% di adesioni. Oggi è stato il terzo sciopero e segue i primi due di quattro e di otto ore, ma questo è stato il primo di 24 ore senza fasce orarie - prosegue il sindacalista -. Gli autoferrotranvieri chiedono non solo il rinnovo del contratto a collettivo ma una vera e profonda riforma del settore con risorse adeguate, certe e costanti nel tempo e, nello stesso tempo, certezza rispetto alla sicurezza del personale che, sempre più spesso, anche nella nostra isola, è oggetto di aggressioni fisiche e verbali. Il comparto dei trasporti - conclude Boeddu - è strategico alla pari di quello della sanità e della scuola. Più autovetture significa più inquinamento, maggiori possibilità di ammalarsi di malattie gravi. Più infortuni dovuti ad incidenti che comportano anche più spesa sanitaria. Assegnare le giuste risorse al trasporto pubblico non solo è un dovere ma un vero e proprio investimento sociale e di civiltà". Sul palco della manifestazione nazionale a Roma è intervenuta sul palco la delegazione sarda della Fit Cisl, guidata da Giuseppe Pinna.
Filt Cgil, in Puglia adesione all'80% a sciopero del Tpl
Sarebbe dell'80% l'adesione del personale del trasporto pubblico locale pugliese, allo sciopero indetto dai sindacati per chiedere non solo il rinnovo del contratto scaduto il 31 dicembre scorso ma anche più tutele per i lavoratori, vittime di aggressioni fisiche e verbali e per denunciare la carenza di organico. Secondo quanto rilevato dalla Filt Cgil Puglia, "l'adesione allo sciopero è all'80% con picchi di 100% nel personale viaggiante", in tutta la regione.