Anfore d'epoca romana ritrovate al largo di Siracusa

Cronaca
Raffaella Daino

Raffaella Daino

Avvistate  ad una profondità di 70 metri, a circa 3 miglia dalla costa,  tra Marina di Noto e Vendicari, risalgono al periodo compreso tra il primo secolo a.C. e il primo secolo d. C. Per l'assessore regionale ai Beni culturali Scarpinato è una scoperta preziosa per ricostruire le rotte commerciali delle antiche navi nel Mediterraneo.

 

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Una quarantina di anfore antiche risalenti a un'epoca che va dal primo secolo a.C. al primo secolo d.C. sono state ritrovate nel tratto di mare della Riserva naturale di Vendicari, in provincia di Siracusa, grazie a un rilievo fotogrammetrico tridimensionale realizzato dalla Soprintendenza del Mare in collaborazione con il Capo Murro Diving Center di Siracusa. Erano allineate nella posizione di stivaggio originale.

 

Anfore d'epoca romana al largo delle coste siracusane

Le anfore, di tipo “Richborough 527”, una tipologia di contenitore ceramico rinvenuta sia nell’Inghilterra meridionale che nelle Isole Eolie, fanno parte di un importante relitto di una nave da trasporto, individuato nel gennaio del 2022 grazie alla segnalazione di due pescatori di Avola, che non era finora stato mai indagato nella sua profondità.

 

Le anfore erano a 70 metri di profondità

«Si tratta di anfore piuttosto rare – ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato –e questo ritrovamento rappresenta un’opportunità unica per approfondire lo studio sia del carico che del relitto. Questa scoperta ci permetterà di acquisire nuove informazioni sulle antiche rotte commerciali e sui traffici di merci preziose nel Mediterraneo».

 

 

Una scoperta di enorme valore per ricostruire gli antichi traffici nel Mediterraneo

I prossimi studi verificheranno se le anfore siano della stessa tipologia di quelle ritrovate negli anni '90 a Lipari, legate al commercio di allume, un minerale la cui estrazione è documentata nell'antichità. Se questa ipotesi venisse confermata, il ritrovamento arricchirebbe le conoscenze sulle antiche tratte dei commerci nel bacino del Mare Nostrum.

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