L'ex medico della Virtus è in carcere dall'8 aprile 2023 con l'accusa di aver ucciso, nell'ottobre del 2021, prima la suocera Giulia Tateo poi, 22 giorni dopo, la moglie Isabella Linsalata
Ergastolo con isolamento diurno per un anno e sei mesi per Giampaolo Amato, il 65enne oftalmologo, ex medico della Virtus, in carcere dall'8 aprile 2023 con l'accusa di aver ucciso, nell'ottobre del 2021, prima la suocera Giulia Tateo poi, 22 giorni dopo, la moglie Isabella Linsalata.I giudici della Corte d'Assise di Bologna, presieduta da Pier Luigi Di Bari, hanno emesso la sentenza dopo diverse ore di camera di consiglio. I delitti sono avvenuti con un mix di farmaci.
L'accusa
Amato è stato invece assolto dall'accusa di peculato. La Corte ha dunque accolto le richieste della procuratrice aggiunta Morena Plazzi e del sostituto procuratore Domenico Ambrosino che lo scorso 18 settembre avevano chiesto la condanna all'ergastolo. Amato era accusato di aver ucciso la moglie 62enne e la suocera 87enne con un mix di farmaci, il Sevoflurano, un anestetico che si usa in sala operatoria, e il Midazolam, una benzodiazepina.