La strage di Gorla, Mattarella: "Il ricordo non passa e viene trasmesso"

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Nell’ottobre del 1944 una pattuglia aerea americana sbaglia obiettivo e scarica bombe sui quartieri di Gorla e Precotto. Centinaia i morti, 184 bambini

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"Una tragedia insensata, inimmaginabile, immane".  Sono le parole utilizzate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando alcuni famigliari della strage di Gorla a Milano. Nell’ottobre del '44 l’air force americana scarica sul quartiere tonnellate di bombe. Una colpisce una scuola elementare e lì trovano la morte 184 bambini oltre una ventina di persone. Una vicenda, ha spiegato il capo dello Stato davanti ai sopravvissuti, "che non si può dimenticare, è indimenticabile per chiunque, non soltanto per voi".  

All’origine del disastro, l'errata trascrizione delle coordinate di lancio. La maggior parte delle bombe raggiunse la scuola elementare del quartiere Gorla "Francesco Crispi". Uno degli ordigni centrò il vano delle scale della scuola elementare, proprio nel momento in cui decine di bambini e il personale scolastico stava cercando di raggiungere il rifugio antiaereo.

"Oggi è stato molto importante avere il presidente qui" hanno detto i sopravvissuti presenti alle commemorazioni.  “È un fatto così grande, è giusto che anche nelle altre regioni si sappia cosa è successo. È un ricordo che non si dimentica più. Il presidente mi ha detto che siamo stati bravi"  ha concluso uno dei superstiti.

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