Si tratta di giovani del posto, di circa 20 anni. I fatti risalgono allo scorso 25 agosto quando la ragazza, dopo una festa in uno stabilimento balneare di Punta Marina Terme, si era confidata prima con la ravennate che la ospitava nel suo alloggio per poi dopo chiamare i genitori negli Stati Uniti
Ci sono due indagati a piede libero a Ravenna per il caso di presunta violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa 19enne americana: si tratta di giovani del posto, di circa 20 anni. I fatti risalgono allo scorso 25 agosto quando la ragazza, dopo una festa in uno stabilimento balneare di Punta Marina Terme, si era confidata prima con la ravennate che la ospitava nel suo alloggio per poi dopo chiamare i genitori negli Stati Uniti. L'ipotesi a cui lavora la Procura bizantina, pm Lucrezia Cirello, che coordina le indagini dei carabinieri, è che la vittima possa essere stata agganciata nel locale per poi essere drogata prima dei presunti abusi sessuali. I due risultano indagati anche in ragione di alcuni accertamenti tecnici disposti su alcuni campioni prelevati alla giovane, che è assistita dall'avvocato Angelo Stirone. Secondo quanto si apprende, i due ventenni, difesi dagli avvocati Maria Teresa Rizzo e Giovanni Scudellari, si sono riservati di nominare alcuni periti di parte. La vittima era arrivata in Italia per uno scambio culturale e dopo i fatti è tornata nel suo Paese d'origine.