Bayesian, il comandante non risponde al pm. Presto altri indagati

Cronaca
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Potrebbe presto allargarsi l’indagine per il naufragio del veliero britannico, affondato la scorsa settimana davanti alla costa di Porticello, nel Palermitano, con un bilancio di 7 morti e 15 sopravvissuti. Al momento risulta iscritto nel registro degli indagati, per omicidio plurimo colposo, il comandante della barca James Cutfield. L'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai pm di Termini Imerese

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Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai pm di Termini Imerese, James Cutfield, il comandante del veliero Bayesian, affondato davanti a Porticello, nel palermitano, il 19 agosto. L'uomo è indagato per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Intanto, potrebbe presto allargarsi l’indagine per il naufragio che conta un bilancio di sette morti e 15 sopravvissuti. Al momento risulta iscritto nel registro degli indagati solo Cutfield ma non è escluso che a breve anche altri componenti dell'equipaggio possano essere indagati. Secondo indiscrezioni, sarebbero già stati notificati altri atti.

Presto possibili altri indagati

Il primo che potrebbe finire nel registro degli indagati insieme al comandante Cutfield è il primo ufficiale Tijs Koopman. Le nuove iscrizioni sarebbero un atto dovuto, per dare agli indagati la possibilità di nominare consulenti e periti per partecipare agli atti irrepetibili, a partire dalle autopsie delle sette vittime: sei passeggeri, tra cui il tycoon Mike Lynch e la figlia Hannah di 18 anni, e il cuoco Thomas Recaldo, 59 anni di Antigua, unico membro dello staff che non ce l’ha fatta. Quindici invece i sopravvissuti: nove membri dell'equipaggio e sei passeggeri, tra cui Angela Barcares, moglie del magnate britannico morto con la figlia e titolare della società cui sarebbe intestato lo yacht.

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Gli interrogatori

Nelle scorse ore i magistrati hanno interrogato tutti i membri dell'equipaggio col supporto di un interprete e sono state riempite decine e decine di pagine di verbali scritte in inglese, che devono essere tradotte in italiano e che dovranno arrivare sulle scrivanie dei pm entro trenta giorni. Buona parte dell'equipaggio, nel frattempo, potrebbe lasciare l'hotel Domina-Zagarella di Santa Flavia (Palermo), dove alloggia dal giorno della tragedia: tra loro anche le tre giovani hostess di bordo Sasha Murray, capo hostess di 29 anni (Irlanda); Katja Chichen, hostess junior di 23 anni (Germania) e Leah Randall, terza hostess di 19 anni (Sudafrica). Per il momento, comunque, tutti i membri dello staff sono ancora in Sicilia. Si trovano nella struttura anche il comandante Cutfield e il primo ufficiale Tijs Koopmans. Su indicazione dei pm, i sub della guardia costiera sono tornati in mare per eseguire alcune verifiche richieste dalla Procura e monitorare eventuali sversamenti di idrocarburi.

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Il parere dell'ex comandante

Intanto, con un intervento su Linkedin, l'ex comandante del Bayesian, Stephen Edwards, prova a ricostruire quanto avvenuto la notte del naufragio. Il portellone sul lato sinistro "al 100% non era aperto". Con un'inclinazione di 45 gradi e i

bocchettoni della sala macchine aperti, la barca può avere "seri problemi" e "inizia a imbarcare acqua". Non c'era obbligo di tenere la deriva mobile abbassata; con un cambio repentino delle condizioni meteo, l'equipaggio aveva un "tempo breve per

reagire". Davanti alle coste di Porticiello, aggiunge l'uomo che ha comandato il veliero dal 2015 al 2020, il Bayesian è andato "oltre i suoi limiti operativi". 

Le precisazioni di Camper & Nicholsons, "yatch management" del Bayesian

Oggi poi la società Camper & Nicholsons, "yatch management" del Bayesian, in una nota, ha chiarito il suo ruolo nella vicenda dell'affondamento del veliero, esprimendo al contempo preoccupazione "per una erronea ricostruzione dei fatti che hanno causato la tragedia e per la natura speculativa di alcune informazioni". "Al contrario di quanto pubblicato da alcuni media, Camper  Nicholsons sta agendo solo - sottolinea la nota - come service provider e non come società armatrice dello yacht. Non è dunque coinvolta nelle operazioni di estrazione del carburante né di recupero del relitto dello yacht: queste operazioni sono gestite dalla società di recupero". "In ogni caso - prosegue la nota -, Camper & Nicholsons sta fornendo la massima assistenza a tutti i soggetti coinvolti in queste operazioni. La priorità della società ora è supportare i superstiti, lavorando in collaborazione con le autorità locali, e fornire assistenza ai membri dell'equipaggio per garantire il ritorno in patria e alle loro famiglie". Camper & Nicholsons parla poi dei resoconti provenienti da varie fonti sulla vicenda del Bayesian, "alcuni dei quali forniscono un'erronea ricostruzione dei fatti e delle circostanze che hanno causato la tragedia". E precisa di essere "preoccupata per la natura speculativa delle informazioni che stanno circolando al momento. Queste presunzioni non solo forniscono una percezione sbagliata delle circostanze reali ma possono anche ostacolare le indagini ufficiali".  "Camper & Nicholsons - conclude la nota - è totalmente impegnata nel favorire una completa e fattuale comprensione delle cause dell'incidente e a contribuire agli sforzi investigativi attualmente in corso. Di uguale importanza per la società è tutelare il rispetto e la privacy delle vittime, dell'equipaggio e degli ospiti del Bayesian. Queste considerazioni sono per la società fondamentali anche in questi momenti difficili". 

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