Bari, assessora Marzano rinuncia alla delega dopo le polemiche per un post sul Papa

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A scatenare le critiche i post contro il governo Meloni e Papa Francesco. Al suo posto il sindaco Leccese ha annunciato la nomina di Elda Perlino, già prima ricercatrice del Cnr ed esponente storica dell'ambientalismo barese

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L'assessora Carlotta Nonnis Marzano, nominata venerdì 16 agosto dal sindaco di Bari, Vito Leccese, ha deciso di rinunciare alle deleghe dopo le polemiche per alcuni suoi post social. "In queste ore - spiega il sindaco Leccese - si è scatenata una polemica politica sulle dichiarazioni rese, in passato, su un social network, dalla dottoressa Nonnis Marzano, da me indicata come assessora nella nuova giunta. Voglio innanzitutto chiarire che non condivido, nei toni e nei contenuti, i post cui le polemiche si riferiscono ma che, d'altra parte, si tratta pur sempre di libere manifestazioni del pensiero". Il primo cittadino ha chiarito di essere in contatto con Nonnis Marzano, e che sarebbe stata proprio lei a comunicare "di voler rinunciare all'incarico" conferitole "per preservare la sua libertà di pensiero e di parola, e per tutelare la sua reputazione professionale, da sempre riconosciutale in ogni consesso". Nonnis Marzano, eletta in quota Alleanza Verdi Sinistra, era stata scelta da Vito Leccese per l'assessorato al Clima data l'attenzione della dottoressa nei confronti dei temi ecologisti. Al suo posto, ha annunciato nel pomeriggio il sindaco Leccese, ci sarà Elda Perlino, già prima ricercatrice del Cnr ed esponente storica dell'ambientalismo barese.

Le parole contestate

Il post che più di tutti ha scatenato critiche in particolare di maggio scorso e ha come soggetto Papa Francesco. "Non vi sembra il momento di congedare questo anziano molesto dalle cronache quotidiane e accompagnarlo ai giardinetti per dare il becchime ai passeri?", aveva scritto Nonnis Marzano. In altri post l'ex assessora aveva scritto che  il governo "cerca di portare la morte ovunque, altro che provita", oppure aveva descritto i partecipanti al G7 come "inutili parassiti", aggiungendo che "fanno bene a proteggerli, perché in caso contrario ne tornerebbero a casa meno di quelli che sono arrivati".

L'assessora Carlotta Nonnis Marzano, nominata ieri dal sindaco di Bari, Vito Leccese, ha deciso di rinunciare alle deleghe dopo le polemiche per alcuni suoi post social, uno in particolare contro il Papa. "In queste ore - spiega il sindaco Leccese - si è scatenata una polemica politica sulle dichiarazioni rese, in passato, su un social network, dalla dottoressa Nonnis Marzano, da me indicata come assessora nella nuova giunta. Voglio innanzitutto chiarire che non condivido, nei toni e nei contenuti, i post cui le polemiche si riferiscono ma che, d'altra parte, si tratta pur sempre di libere manifestazioni del pensiero".
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Le reazioni

"Il sindaco Leccese prima nomina un'assessora che aveva insultato il Papa e tanti altri politici, poi dice che la stessa ha rinunciato all'incarico, specificando comunque che quelle dichiarazioni erano espressione di "libero pensiero". Una pezza peggiore del buco, perché se fossero state dichiarazioni legittime la signora non avrebbe dovuto certo rinunciare alla nomina". Lo scrive sui social il vicecapogruppo di FdI alla Camera, Alfredo Antoniozzi, in merito alla rinuncia di Carlotta Nonnis Marzano al ruolo di assessora a Bari dopo le polemiche.  "Da cattolico - aggiunge - so che in una democrazia si può anche criticare il Papa, la differenza con le dittature è questa, purché si mantengano rispetto e continenza e chiunque è criticabile ma quelli erano insulti offensivi e non critiche politiche. Il sindaco di Bari è partito tardi e con il piede sbagliato". Saggia la decisione della Nonnis Marzano di rinunciare alla carica di assessore conferitale dal sindaco Leccese nelle scorse ore", sostiene invece il presidente provinciale di Bari di Italia Viva, Stefano Franco. "Sebbene ciascuno è sempre libero di esprimere il proprio pensiero - aggiunge - è importante anche capire che i ruoli istituzionali debbono sempre rassicurare tutti sul rispetto di ogni sensibilità. Si individui ora una personalità che, oltre a garantire le giuste competenze, possa, magari, anche rappresentare le sensibilità sui temi ambientali espressi da Papa Francesco nell'enciclica Laudato Si". 

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