Alcol, il 15% dei giovani fa "binge drinking". Il rapporto del ministero della Salute

Cronaca
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Introduzione

L'ultimo report del ministero della Salute sull'alcol in Italia vede un lieve aumento del numero di donne consumatrici nel corso dell'anno (dato che rimane comunque inferiore rispetto agli uomini). Crescono inoltre i consumatori occasionali e fuori pasto, mentre calano quelli giornalieri. Per quanto riguarda i giovani, a preoccupare resta l'abitudine del binge drinking, praticata dal 15%.

 

"A tutt'oggi - ha commentato il ministro della Salute Orazio Schillaci - il consumo dannoso di alcol resta una criticità, tanto da indurre molti Paesi ad adottare raccomandazioni sul consumo di bevande alcoliche, suggerendo la prudenza, come esprime con chiarezza il concetto condiviso dalla comunità scientifica internazionale che si sintetizza con la frase less is better".

Quello che devi sapere

Il rapporto del ministero della Salute

  • Cambia l'identikit dei consumatori di alcol in Italia. Rispetto al passato, aumentano quelli occasionali e fuori pasto, mentre calano quelli giornalieri. A fronte di un leggero aumento del consumo generale di alcol nell'anno, a fare registrare la crescita maggiore sono soprattutto le donne. Per i giovani, a preoccupare resta l'abitudine del binge drinking, praticata dal 15%. È il quadro che emerge dall'ultima Relazione del ministro della Salute al parlamento sugli interventi realizzati ai sensi della legge 30/3/2001 n. 125 in materia di alcol e problemi correlati

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I dati sulla popolazione nazionale

  • Secondo i dati Istat, evidenzia la relazione, nel corso del 2022 il 67,1% della popolazione italiana di 11 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica (pari a 35 milioni e 918mila persone), con una prevalenza maggiore tra i maschi (77,4%) rispetto alle femmine (57,5%). Il 19,3% dei consumatori (10 milioni 310mila persone) beve quotidianamente (28,4% tra i maschi e 10,7% tra le femmine). Nel 2022 è in lieve aumento, rispetto all'anno precedente, il consumo di alcol nell'anno (66,3% nel 2021 e 67,1% nel 2022), ma tale aumento "si osserva esclusivamente tra le donne (passate dal 56,1% al 57,5%)"

Le differenze tra donne e uomini

  • Nel decennio la quota di donne consumatrici per il consumo occasionale passa dal 39,3% al 46,9%, mentre le donne che consumano alcol fuori pasto passano dal 15,6% al 23,2%. In generale, è stabile il consumo giornaliero (19,4% nel 2021 e 19,3% nel 2022), mentre in aumento il consumo fuori pasto (30,7% nel 2021 e 31,7% nel 2022) e il consumo occasionale (46,9% nel 2021 e 47,9% nel 2022). Quanto al tipo di alcolici, nel 2022 beve vino il 54,9% della popolazione di 11 anni e più, di cui 65,1% maschi e 45,2% femmine. Nella stessa popolazione considerata, beve birra il 51,3%, con una prevalenza dei consumatori di sesso maschile pari al 63,7% rispetto al 39,6% di quella femminile

Preoccupano i giovani

  • Gli aperitivi alcolici, amari e superalcolici sono consumati dal 48% della popolazione di 11 anni e più (58,5% degli uomini e il 38,0% delle donne). In generale, il consumo è più forte al Centro-Nord (il 69,3%). E preoccupano i giovani: nel 2022, il 47,6% dei ragazzi e il 42,1% delle ragazze di età compresa tra 11 e 24 anni ha consumato almeno una bevanda alcolica nel corso dell'anno

Il binge drinking

  • Tra i comportamenti a rischio tra i giovani, il binge drinking rappresenta l'abitudine più diffusa. Nel 2021 tale fenomeno - con cui si intende il consumo smodato di alcol in un arco temporale ristretto - riguardava il 14,8% dei giovani tra i 18 e i 24 anni di età. Nel 2022 il binge drinking ha riguardato il 15% dei giovani tra i 18 e i 24 anni di età (18,9% maschi e il 10,8% femmine)

Il commento del ministro Schillaci

  • "A tutt'oggi - commenta il ministro Orazio Schillaci nel documento - il consumo dannoso di alcol resta una criticità, tanto da indurre molti Paesi ad adottare raccomandazioni sul consumo di bevande alcoliche, suggerendo la prudenza, come esprime con chiarezza il concetto condiviso dalla comunità scientifica internazionale che si sintetizza con la frase less is better"

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