Sfruttando l’intelligenza artificiale la polizia municipale riuscirebbe a capire in tempo reale se occorra intervenire in una situazione di emergenza o per motivi di sicurezza. Il Garante ha chiesto al Comune di fornire, entro 15 giorni, ogni elemento utile sui trattamenti di dati personali
L’applicazione dell’intelligenza artificiale e i suoi pericoli. Nel caso del nuovo sistema di videosorveglianza adottato dal Comune di Torino interviene direttamente il Garante per la protezione dei dati personali con una formale richiesta di informazioni sull’utilizzo dell’IA. Secondo notizie di stampa, sfruttando l’intelligenza artificiale la polizia municipale riuscirebbe a capire in tempo reale se occorra intervenire in una situazione di emergenza o per motivi di sicurezza.
I dati personali
Considerato il potenziale rischio che l'attivazione di tali sistemi di videosorveglianza "intelligenti" potrebbe comportare per la vita privata di migliaia di cittadini, il Garante ha ritenuto necessario chiedere al Comune di fornire, entro 15 giorni, ogni elemento utile sui trattamenti di dati personali che sarebbero effettuati mediante le telecamere e i sistemi di intelligenza artificiale. Il Comune dovrà chiarire le funzionalità avanzate di cui sarebbero dotate le telecamere, inviando anche copia della documentazione tecnica, e le finalità e la base giuridica del trattamento di dati personali.