Napoli, bimba contesa dal clan De Martino: cortei armati, minacce e percosse

Cronaca
Gaia Bozza

Gaia Bozza

Una terribile storia che arriva da Ponticelli, quartiere dell'area est di Napoli dove una ragazza che aveva avuto una figlia da una relazione - terminata - con un rampollo di camorra veniva pestata, vessata e minacciata dal clan, anche di morte. Anche i familiari di lei, un contesto estraneo alla criminalità organizzata, venivano minacciati e picchiati selvaggiamente. Al centro c'era l'affidamento della bambina. 

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Botte e minacce, anche di morte, da parte di un rampollo di camorra e della sua famiglia, anche davanti a una bimba piccolissima. Lui è Salvatore De Martino, che con la sua famiglia e uomini del clan perseguitava l’ex fidanzatae la famiglia di lei. Una doverosa premessa: le vittime sono estranee a dinamiche criminali.  La  ragazza, poco più che ventenne, aveva avuto una relazione con Salvatore De Martino; un rapporto interrotto presto, ma dal quale era nata una bimba. Nell’arco di tre anni, il clan minacciava costantemente la madre dalla bambina e i genitori di lei per far accompagnare la piccola a casa dei nonni paterni e per vedere la bambina a piacimento, anche all'improvviso. Ma non si trattava di nonni qualsiasi: il nonno è Francesco De Martino, boss del clan De Micco - De Martino di Ponticelli, area est di Napoli. Viene chiamato "Ciccio 'o pazzo". 

Bimba contesa, pestaggi a famiglia e madre

 Una volta, come emerge dall’ordinanza, c’è stato un violento pestaggio perché la madre non aveva accompagnato la bambina a casa dei De Martino. Un’altra volta, pistola puntata alle gambe della madre per costringerla a consegnare la bambina. Ma non sono episodi isolati. Sono tre anni di violenze e terrore.  A nulla valgono le richieste di far visita alla bimba a casa della madre, in un Comune vicino, anche per il timore che possa succedere qualcosa alla bambina nel tragitto: la soluzione viene scartata perché gli affiliati al clan hanno paura di un agguato durante gli spostamenti.

Bambina prelevata dal boss scortato da uomini armati 

La “consegna” della bimba contesa avviene  in un parcheggio a Ponticelli, dove i De Martino arrivano scortati da uomini armati in moto. Al centro del corteo armato, il boss Francesco De Martino e la moglie. In auto con lui, anche altri bambini, forse utilizzati come scudi per trasportare in maniera più sicura la bambina. Tutto questo avveniva sempre sotto minacce e abusi. E non è tutto. Salvatore De Martino, che è detenuto, minacciava la ex fidanzata di morte anche dal carcere, attraverso un profilo falso su Instagram, con il quale comunicava abitualmente con l’esterno. Oggi a Ponticelli, la famiglia vittima di tutte queste violenze non c’è più. Si è trasferita altrove, ha lasciato tutto, compresa un’attività commerciale. I Carabinieri hanno arrestato nove persone, tra le quali il boss e sua moglie. Altre sette persone risultano indagate. 

 

 

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