Trinità dei Monti imbrattata con vernice rossa da attivisti: "È il sangue dei femminicidi"
CronacaIl blitz di Bruciamo Tutto è scattato questa mattina intorno alle 10. Esposto anche uno striscione e gettati dei volantini con i nomi delle donne uccise dal giorno del femminicidio di Giulia Cecchettin ad oggi
Imbrattata di vernice rossa la scalinata di Trinità dei Monti a Roma, in piazza di Spagna. Un blitz messo in atto da alcune attiviste contro i femminicidi del movimento Bruciamo tutto: esposto anche uno striscione e gettato dei volantini con i nomi delle donne uccise dal femminicidio di Giulia Cecchettin ad oggi. L’azione delle attiviste è iniziata intorno alle 10 di questa mattina. A raccontare tutta l’organizzazione e a ricostruire quanto accaduto è lo stesso movimento: “Sei attivistə arrivano in Piazza di Spagna sulla parte alta delle scale, quattro di loro si fermano a quell'altezza - si legge in una nota di Bruciamo tutto - Una di queste urla, attirando l'attenzione sull'azione, un altrə attivista, nel frattempo, srotola lo striscione di Bruciamo Tutto e lo striscione con la data del prossimo incontro. Le altre due, insieme all'altra coppia collocata più in basso sulla scalinata, versano del colore rosso per bambinə a cascata sulle scale e sparge sulla scalinata fogli di carta con sopra i nomi delle vittime di femminicidio in Italia da Giulia Cecchettin a oggi. Mentre il colore cola giù per le scale, le attivistə ci si sporcano le mani e spargono le impronte sui lati della scalinata". Le pattuglie della polizia sono intervenute per fermare il blitz e il personale della Sovrintendenza è stato subito chiamato per la pulizia e la valutazione di eventuali danni arrecati al monumento.
“Problema non si può più ignorare”
Dal movimento hanno anche riferito le motivazioni del gesto: “Abbiamo fatto questa azione per portare l'attenzione della società su un problema che non si può più assolutamente ignorare". Secondo gli appartenenti a Bruciamo Tutto, "il governo non ne parla, non attua un vero cambiamento utile a proteggerci e a cambiare il sistema. Il governo di Giorgia Meloni taglia del 70% i fondi ai centri antiviolenza, attacca la legge 194, non si cura dei diritti delle persone queer, dei diritti delle persone migranti".