In Evidenza
Altre sezioni
altro

Andrea Bonafede condannato a 14 anni: prestò l'identità a Matteo Messina Denaro

Cronaca
©Ansa

Il geometra di Campobello di Mazara è stato riconosciuto colpevole dal gup di Palermo di associazione mafiosa e complicità in truffa. Era stato arrestato pochi giorni dopo la cattura del boss latitante: suoi i documenti falsificati che il padrino aveva con sé e che utilizzava per le terapie

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Il gup di Palermo ha condannato a 14 anni di reclusione Andrea Bonafede, il geometra di Campobello di Mazara che prestò l'identità a Matteo Messina Denaro, arrestato il 16 gennaio del 2023. Con questa sentenza, salgono a cinque le condanne ai personaggi vicini all'ex superlatitante.

La condanna: 14 anni di reclusione al prestanome di Messina Denaro

Andrea Bonafede, geometra di Campobello di Mazara, paese natale del boss latitante, è stato riconosciuto colpevole di associazione mafiosa e complicità in truffa. L'accusa era rappresentata dai pm Gianluca De Leo e Piero Padova. 

In un separato processo, la Procura ha chiesto la condanna a 15 anni per la cugina del geometra, Laura Bonafede, amante storica del capomafia.

vedi anche

Messina Denaro aveva un profilo Facebook e Instagram

L'arresto di Andrea Bonafede

Il nome di Andrea Bonafede, nipote dello storico boss Leonardo Bonafede, è emerso nel corso delle indagini che hanno portato alla cattura di Matteo Messina Denaro. I carabinieri del Ros, che scoprirono che il boss era in cura per un cancro in una clinica privata di Palermo, accertarono che per le terapie usava l'identità del geometra di cui aveva falsificato i documenti. Sulla base di questi elementi, Bonafede venne arrestato pochi giorni dopo la cattura del boss. In seguito, in base agli elementi raccolti dai magistrati, si ricostruirono le tappe di un legame di lunga data tra Bonafede e l'ex boss latitante.

vedi anche

Messina Denaro, arrestato Andrea Bonafede: gli prestò l’identità

I legami tra Bonafede e il boss

Nel corso delle indagini la posizione del geometra si era aggravata. Dalle ricostruzioni  dei magistrati, infatti, è venuto fuori che Bonafede era a disposizione del capomafia da ben prima del suo arresto. Un fatto venuto fuori a seguito di un'indagine della Procura su un altro prestanome dell'ex latitante: l'architetto Massimo Gentile, che avrebbe ceduto la propria identità al boss per comprare un'auto nel 2014.

Il veicolo in questione sarebbe stato poi intestato, nel 2017, alla madre di Bonafede. Tra il geometra e il padrino è plausibile affermare che ci fossero rapporti già allora. 

A questo si aggiunge un altro elemento che conferma il legame di lunga data tra i due: la prima casa di Campobello di Mazara in cui Messina Denaro ha vissuto venne affittata a nome di Andrea Bonafede nel 2007.

vedi anche

Messina Denaro, figlia dell'amante Laura Bonafede arrestata

La cattura di Matteo Messina Denaro

Messina Denaro fu catturato a metà gennaio dello scorso anno dopo 30 anni di latitanza. Decisivo un blitz dei carabinieri del Ros intervenuti all'alba mentre il boss lasciava la clinica privata Maddalena, a Palermo, dove era ricoverato in day hospital per un cancro. Messina Denaro è morto di malattia in un ospedale dell'Aquila il 25 settembre 2023, all'età di 62 anni.

vedi anche

Messina Denaro, chiesta condanna a 20 anni per la sorella Rosalia