La sentenza, decisa dalla Corte di assise di Forlì, sul caso di Daniele Severi, 64enne a processo con l'accusa di avere ucciso il parente 53enne Franco. Il suo corpo, senza testa, venne ritrovato il 22 giugno 2022 tra i rovi nei pressi del suo casolare in località Cà Seggio a Civitella di Romagna
Dopo sei ore e mezza di camera di consiglio, la Corte di assise di Forlì ha condannato Daniele Severi, 64 anni, all'ergastolo. L'uomo era accusato di aver ucciso il fratello 53enne, Franco. Il corpo decapitato della vittima fu ritrovato il 22 giugno 2022 tra i rovi vicino al suo casolare a Cà Seggio, in Civitella di Romagna.
Decisa provvisionale di 100mila euro per i cinque fratelli
I giudici (presidente Monica Galassi, a latere Marco De Leva) hanno disposto una provvisionale da 100mila euro a testa per le cinque parti civili, gli altri fratelli. La Pm Federica Messina aveva chiesto l'ergastolo. L'imputato è difeso dagli avvocati Massimiliano Pompignoli e Maria Antonietta Corsetti, che avevano chiesto l'assoluzione.
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Severi in carcere dall'8 luglio 2022
Daniele Severi si è sempre dichiarato innocente e si trova in carcere dall'8 luglio 2022. I legali della Difesa avevano puntato a smontare le due prove più pesanti presentate dall'accusa: un guanto sporco con il Dna di Franco ritrovato nel cofano dell'auto di Daniele (chiunque avrebbe potuto metterlo lì e all'interno del guanto non c'è il dna di Daniele, la tesi della difesa) e la macchia di sangue di Franco su una scarpa di Daniele (la macchia, secondo la difesa che ha sottolineato come il sangue non sia databile, risalirebbe ad una precedente lite fra i due, culminata con un pugno al volto che avrebbe provocato a Franco una lieve emorragia nasale). E' stato sottolineato anche come gli inquirenti non avrebbero indagato a fondo su alcune frequentazioni di Franco, potenzialmente a rischio.