Inchiesta Liguria, domani Toti dai pm: “Ho tracciato tutte le spese"

Cronaca
Anna Chieregato

Anna Chieregato

Nei prossimi giorni saranno sentiti anche il sindaco di Genova Bucci e il patron di Msc Aponte: persone informate dei fatti. Nuovi interrogatori per Aldo Spinelli e il figlio Roberto: un perito dovrà risolvere il giallo delle trascrizioni. Ecco il punto sulle indagini

ascolta articolo

Svolta nell’inchiesta sulle tangenti in Liguria. La Procura di Genova anticipa l’interrogatorio al presidente della Regione previsto la settimana prossima. “Pronti a rispondere a tutte le domande dei magistrati, non mi sono messo in tasca nulla” assicura Toti tramite il suo avvocato. Nei prossimi giorni saranno sentiti anche il sindaco di Genova Bucci e il patron di Msc Aponte: persone informate dei fatti. Nuovi interrogatori per Aldo Spinelli e il figlio Roberto: un perito dovrà risolvere il giallo delle trascrizioni. Tutta la verità. Promette di raccontarla davanti ai magistrati il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti che domani intende rispondere a ogni domanda dei pm. Sono trascorse due settimane dall’arresto per corruzione elettorale. Se il 10 maggio aveva scelto il silenzio nell’interrogatorio di garanzia, nel “faccia a faccia” in Procura, tra poche ore, Toti chiarirà la sua posizione. Subito dopo chiederà la revoca dei domiciliari ma per la decisione sulle dimissioni vuole il confronto con la sua maggioranza.

 

Le parole al legale

 

“Ho tracciato tutte le spese, non mi sono messo in tasca nulla” assicura Toti tramite il suo avvocato, Stefano Savi. Dovrà ripeterlo davanti ai pm titolari dell’inchiesta Luca Monteverde e Federico Manotti. Il governatore deve rendere conto di 74mila euro versati al suo comitato elettorale da Aldo Spinelli in cambio di provvedimenti favorevoli. E altri 55mila euro spostati sul suo conto personale.

Nelle carte dell’inchiesta quel conto è abitualmente utilizzato come politico e trova riscontro nella causale. Ma i bonifici sono importanti per chiarire il cuore dell’inchiesta: la concessione trentennale di un’area molto importante per il porto di Genova, il Terminal Rinfuse, a Spinelli, “sciò Aldo”, 84 anni, per la Procura il grande corruttore, finito agli arresti domiciliari, l’uomo che ha risposto a tutte le domande della giudice che durante l’interrogatorio chiama “signorina”, che nei corridoi del tribunale dice “fate i bravi” ai giornalisti, racconta di aver sempre “dato soldi a tutti” durante la sua carriere di imprenditore e in maniera che lui definisce trasparente.

Verrà nuovamente sentito in Procura assieme al figlio Roberto Spinelli in seguito al presunto errore di trascrizione sui finanziamenti chiesti da Toti e definiti “leciti” ma riportati nelle carte come “illeciti”. Sarà un perito a risolvere il giallo, riascoltando la registrazione dell’interrogatorio.

 

Gli altri interrogatori

 

Attesi anche altri due interrogatori chiave: il sindaco di Genova, Marco Bucci che ha chiesto ai pm di essere ascoltato e il patron di Msc, Gianluigi Aponte. Non sono indagati ma i loro nomi compaiono nelle intercettazioni e pertanto risultano persone informate dei fatti.

Resta in carcere, per ora, l’ex presidente dell’autorità portuale di Genova, Paolo Emilio Signorini. In cella a Marassi tra libri, tv e le oltre 600 pagine dell’inchiesta. Un mondo ben lontano dai 22 soggiorni a Montecarlo tra lusso, casinò, regali e massaggi.

Cronaca: i più letti