Generazione AnZia, psicologi: 5 mln italiani non accedono a cure per motivi economici

Cronaca
Emanuela Ambrosino

Emanuela Ambrosino

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In occasione dei 35 anni della legge sulla professione psicologica, il consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi ha diffuso i risultati di un'indagine realizzata dall’Istituto Piepoli sul ruolo degli psicologi: per il 98% delle persone si tratta di un diritto pubblico che dovrebbe essere accessibile a tutti e gratuito, ma solo il 34% degli intervistati si è rivolto a uno psicologo almeno una volta mentre il 66% non lo ha mai fatto

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Sempre più italiani sono convinti dell’importanza dello psicologo. Per l’89% degli intervistati è necessario per superare un periodo di stress di disagio. Per 9 italiani su 10 influenza la qualità della vita e questa consapevolezza è cresciuta negli ultimi anni.

In occasione dei 35 anni della legge sulla professione psicologica, il consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi ha diffuso i risultati di una indagine realizzata ad hoc dall’Istituto Piepoli sul ruolo degli psicologi per gli italiani. Per la quasi totalità degli intervistati, il 98%, si tratta di un diritto pubblico che dovrebbe essere accessibile a tutti e gratuito, senza vergogna. Eppure solo il 34% degli intervistati si è rivolto a uno psicologo almeno una volta mentre il 66% non lo ha mai fatto.

 

Sondaggio Cnop: solo un italiano su due sa cos'è uno psicologo di base

Alla domanda:” Ha mai sentito parlare dello psicologo di base che dovrebbe affiancare il pediatra o il medico di famiglia “ , il 53% ha risposto di no. Eppure l’81% ritiene che sia importante l’attivazione di questa figura. L’85% degli intervistati vorrebbe una maggiore presenza di psicologi nelle scuole, che resta lo strumento più utile per intercettare le situazioni di disagio degli studenti.

 

Per il 74% le cure psicologiche dovrebbero avere la stessa importanza delle cure mediche

Per il 74% di chi ha risposto al sondaggio le cure psicologiche sono importanti allo stesso modo delle cure mediche, solo per il 18% non è così.  Da qui arriva l’allarme del Cnop sulla impossibilità per 5 milioni di italiani di accedere alle cure psicologiche per motivi economici.

"5 mln di italiani non possono permettersi lo psicologo"

 “Mancano psicologi nella scuola, nelle cure primarie, nei servizi delle ASL e negli ospedali, spiega David Lazzari presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, trentacinque anni fa, dopo ventuno di battaglie parlamentari, veniva finalmente regolata la professione psicologica. Una comunità professionale che è cresciuta in quantità, con oltre 130 mila componenti, ma anche in fiducia verso la popolazione, con il +62 di richieste nel privato negli ultimi anni, e in immagine sociale. Una comunità che però oggi denuncia una situazione di non risposta e di pericolosa sottovalutazione rispetto ai bisogni psicologici della popolazione”.

 

“Un adulto su tre e due giovani su cinque vivono situazioni di disagio, ma in Italia mancano psicologi nella scuola, nelle cure primarie, nei servizi delle ASL e negli ospedali. Sono cinque milioni gli italiani che non accedono all’aiuto psicologico perché non possono pagare di tasca propria. 7 giovani su 10 non ricevono l’aiuto psicologico di cui avrebbero bisogno, con pesanti ricadute sul presente e sul futuro”.

 

“La mancanza di una rete psicologica pubblica impedisce la prevenzione, l’intercettazione precoce dei problemi e la promozione della resilienza, con il risultato dell’aggravarsi delle situazioni, con costi umani, sanitari e sociali molto pesanti. Sono anni che si parla di psicologo nella scuola e di psicologo di base ma i fatti tardano a seguire le tante promesse. L’uso solo privatistico della psicologia ne fa un bene riservato a chi può permetterselo e questa è una visione miope e classista che non può essere condivisa”.

 

 

“Chi vede la psicologia come un costo dovrebbe documentarsi sui rapporti costi-benefici che producono gli interventi psicologici. I dati del bonus psicologico, rivelati dal Progetto PsyCare che abbiamo realizzato con il CNOP, parlano chiaro: di fronte a 25 milioni stanziati per il primo bonus sono stati prodotti risparmi per 312 milioni in un anno solo nel campo del lavoro. La professione psicologica è una realtà viva e centrale negli interessi del Paese ed intende battersi perché i bisogni psicologici siano riconosciuti ed abbiano dignità in tutti i campi della vita umana”, ha concluso.

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