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Asti, morto richiedente asilo 18enne aggredito il 30 aprile da un altro migrante

Cronaca
©Getty

Era stato colpito più volte in testa con una catena a Canelli. La scena era stata ripresa da alcune telecamere di sorveglianza ed era avvenuta sotto gli occhi di alcuni passanti. Ora un 20enne pakistano è accusato di omicidio

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Una violenta lite che si è trasformata in un omicidio. Non ce l’ha fatta il 18enne richiedente asilo, di origine del Gambia, aggredito con violenza da un altro migrante il 30 aprile a Canelli, in provincia di Asti. Era stato soccorso dal 118 e trasportato in elicottero all’ospedale di Alessandria, ma le sue condizioni erano apparse subito critiche. Come riporta La Stampa, era stato ricoverato in coma, ma i medici si sono dovuti arrendere nel pomeriggio del primo maggio quando gli accertamenti hanno rivelato che i colpi inferti alla testa avevano provocato lesioni irreversibili.

L’aggressione

Il 30 aprile in piazza San Carlo Gancia a Canelli (AT), come racconta il quotidiano La Stampa, un ragazzo 18enne del Gambia è stato aggredito da un altro migrante, un 20enne di origini pakistane. L’aggressore ha colpito il giovane con violenza più volte alla testa con una catena. La scena è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza ed è avvenuta sotto gli occhi alcuni passanti. Nella stessa serata i carabinieri hanno subito rintracciato l’aggressore e l’hanno sottoposto a fermo in attesa di valutare le condizioni del ferito. Ora, dopo il decesso del 18enne, il ragazzo pakistano è accusato di omicidio. Entrambi ospiti del centro di accoglienza per migranti di Cassinasco, avrebbero già litigato altre volte nella struttura. I carabinieri devono ancora chiarire le motivazioni dell’aggressione ma, stando alle prime ricostruzioni, si tratterebbero di futili motivi.

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