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Aosta, sì al rimpatrio della salma della 22enne uccisa. Madre del sospettato: "Innocente"

Cronaca
©Ansa

Concesso il nullaosta al seppellimento e al rimpatrio in Francia della salma di Auriane Nathalie Laisne, la 22enne uccisa a coltellate e trovata morta il 5 aprile scorso in una chiesetta diroccata sopra La Salle. Per la morte della ragazza è "gravemente indiziato" Teima Sohaib, 21 anni. "Sono sicura al 100% che non fa queste cose, non è stato lui", ha detto la madre in un'intervista

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La procura di Aosta ha concesso il nullaosta al seppellimento e al rimpatrio in Francia della salma di Auriane Nathalie Laisne, la 22enne uccisa a coltellate e trovata morta il 5 aprile scorso in una chiesetta diroccata sopra La Salle. Il corpo della vittima, sottoposto nei giorni scorsi all'autopsia nell'obitorio del cimitero del capoluogo valdostano, potrà quindi essere restituito alla famiglia a Saint-Priest, cittadina dell'area metropolitana di Lione. Nel frattempo Teima Sohaib, il 21enne italiano e originario dell'Egitto, che da qualche tempo si era trasferito in Francia nella zona di Grenoble, è "gravemente indiziato" - secondo la procura – per il femminicidio di Laisne.

Il mandato d'arresto

Il ragazzo è stato fermato nella serata di mercoledì 10 aprile scorso a Lione per la violazione del controllo giudiziario a cui era sottoposto dall'autorità francese dal 13 gennaio, dopo la denuncia per "violenza domestica e minacce volte a ritrattare la querela" a danno della stessa Laisne. Per queste accuse, l'udienza davanti al tribunale penale di Grenoble è fissata al 3 maggio prossimo.
Il 21enne arrestato comparirà invece il 18 aprile davanti ai giudici della chambre de l'instruction della Corte d'appello di Grenoble, che dovranno esprimersi sulla sua consegna all'Italia. Il giorno dopo il fermo in Francia è infatti stato raggiunto dal mandato d'arresto europeo spiccato dalle autorità italiane ai fini della procedura di estradizione.

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La madre del sospettato: “Non è stato mio figlio”

Ai microfoni di Quarto Grado, la madre di Sohaib sostiene l'innocenza del figlio. “Sono sicura al 100% che non è stato lui, non fa queste cose”, ha detto la donna sottolineando che “ci sono rimasta male, la tv e i giornali italiani scrivono di mio figlio ma non sanno la verità”. Poi ha aggiunto: “Non mi ha dato mai problemi, da quando andava a scuola fino a oggi, è sempre stato un bravo ragazzo. Mio figlio non la maltrattava, voleva lasciarla, non era sana per lui”. La madre del 21enne sostiene che il figlio “non è mai andato ad Aosta, in quei giorni era ricoverato in un ospedale a Grenoble. Io credo stiano cercando un'altra persona ma hanno preso lui per una denuncia che la ragazza aveva fatto nessuno della nostra famiglia crede che sia stato lui".

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